La Zes Campania dovrà acquisire lo stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli entro il 31 dicembre di quest’anno.
Il trasferimento, come spiegato da sottosegretario Fausta Bergamotto nell’incontro di ieri, convocato al ministero e riportato dai sindacati a fine tavolo, sarà dunque perfezionato entro la fine dell’anno. Ad inizio 2023 invece si passerà all’individuazione del soggetto che si incaricherà del progetto di reindustrializzazione.
Freddi i sindacati che si attendevano per oggi la formalizzazione del trasferimento. “Confidiamo che almeno il passaggio di proprietà del sito sia davvero compiuto entro il termine annunciato. La messa in sicurezza del sito, con il conseguente mantenimento della vocazione industriale, rappresenta un atto importante.
Ma in tre anni di vertenza non è stato ancora trovato un soggetto in grado di investire per il rilancio industriale della ex fabbrica di lavatrici con il vincolo di assorbire tutti i lavoratori e alle medesime condizioni economiche e normative”, dicono Fim, Fiom e Uilm in una nota unitaria al termine dell’incontro.
E’ comunque “importante”, sottolineano ancora, “che l’avviso pubblico per la ricerca dell’investitore sia redatto dal Ministero, dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli, dalla Prefettura di Napoli e dal Commissario Governativo rappresentante della Zes, per governare e controllare l’affidabilità industriale dei possibili soggetti interessati”.
I necessari investimenti comunque, chiedono ancora i sindacati, preoccupati dalla forte presenza della criminalità nell’area e il conseguente rischio che sullo stabilimento possano sussistere interessi perfino illeciti, “dovranno essere in collegamento con il pubblico”.
E poi la preoccupazione sul futuro dei 317 lavoratori del sito ai quali tra un anno scadrà la Naspi mentre progressivamente si vedranno ridotto l’assegni. Per questo Fim, Fiom e Uilm chiedono al Ministero e alla Regione Campania “di comprendere l’urgenza “ della vertenza sollecitando la costruzione di una modalità, “anche attraverso l’utilizzo di Invitalia, per tutelare l’occupazione e garantire tutto il bacino di lavoratori”.
Nel 2023 il governo dovrà anche individuare l’investitore che si farà carico del progetto di reindustrializzazione. Una missione alla quale il Mimit ha garantito il supporto con il nuovo Sportello per l’attrazione degli investimenti esteri garantendo al tempo stesso come l’assunzione di tutti i lavoratori ex Whirlpool alle stesse condizioni economiche e normative sarà posta come condizione alla cessione dl sito.
Articolo pubblicato il giorno 15 Dicembre 2022 - 05:59