Prima una lite per questioni di eredità con il fratello poi la richiesta di consegnargli una auto. E quindi lo scatto d’ira e il tentativo di dargli fuoco.
Stamane, dopi 13 giorni di fuga in provincia di Udine, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Stazione di Qualiano, coadiuvati per l’esecuzione da Personale della Compagnia Carabinieri di Cividale del Friuli, hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, nei confronti di G.D.A., 56enne di Villaricca.
L’uomo è gravemente indiziato del reato di tentato omicidio del proprio fratello.
In particolare, il 9 dicembre scorso, durante una discussione, avrebbe cosparso il corpo del fratello di liquido infiammabile e tentato di innescare le fiamme con l’utilizzo di accendino, non portando a termine il suo intento malavitoso solo per la pronta reazione della vittima, fuggita dopo essersi liberata del giubbotto intriso di benzina.
L’attività di indagine, avviata il giorno stesso dell’aggressione dopo la denuncia sporta dalla vittima, ha consentito ai Carabinieri della Stazione di Qualiano, diretti dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, di ricostruire la vicenda oggetto di indagine ed in particolare di accertare il fatto che l’arrestato avrebbe chiesto al fratello (titolare di una concessionaria) di consegnargli un’autovettura.
Al rifiuto, la vittima sarebbe stata minacciata e poi cosparsa di benzina, contenuta in una lattina che l’aggressore portava con sé.
L’evento sarebbe ascrivibile ad acredini familiari già radicate, sorte all’indomani della morte della madre, per la ripartizione dell’eredità.
L’arrestato è stato associato in carcere, in attesa di interrogatorio da parte del Giudice.
Articolo pubblicato il giorno 23 Dicembre 2022 - 11:56