Il Napoli torna a giocare allo stadio Maradona. Avversario il Villarreal, calcio d’inizio alle 20.30. Di questo match e della condizione della sua squadra ha parlato Luciano Spalletti, tecnico dei partenopei, intervistato da Sky Sport.
Spalletti: “Pronti per la ripresa, abbiamo lavorato bene”
“I calciatori hanno svolto un break di campionato e di lavoro nella maniera corretta – le parole dell’allenatore -. La società ha organizzato benissimo questo ritiro, in un luogo perfetto per noi. Mi sembrano abbastanza in condizione, giocare partite di livello ci serve a prepararci ancora di più per inizio del campionato”.
“Sono convinto che offriranno una buona prestazione a tutti i nostri tifosi che ci staranno vicini – prosegue -. Siamo già un po’ dentro quelle che saranno le grandi sfide che giocheremo quando ripartirà il campionato ma c’è da fare bene queste partite per farci trovare forti nella testa e nei comportamenti”.
Spalletti: “Raspadori un top, bello ritrovare Kvaratskhelia”
Spalletti ha anche parlato dei suoi giocatori: “Raspadori ci dà una mano sotto molti aspetti, soprattutto perché va alla ricerca della profondità, con questo venire a giocare sotto e buttarsi sopra alla linea difensiva. Sono qualità importanti e lui le ha tutte e due”.
“È un calciatore che ti dà più soluzioni, lo puoi impiegare in due o tre ruoli, soprattutto in questo inizio di preparazione ha fatto molto bene. Ha fatto gol e benissimo questo collegamento fra gli altri reparti e l’attacco alla profondità”, ha aggiunto, sempre parlando dell’ex Sassuolo.
Su Kvaratskhelia, tornato dopo l’infortunio subito prima della sosta, l’allenatore del Napoli ha parlato così: “Ci ha fatto comodo questo periodo, lo ritroviamo a disposizione, allenato. Il suo pezzo forte è quando punta l’avversario, quando imbuca la palla, quando tira. Ha questa qualità nell’andare a trovare traiettorie e giocate che non sono tanto leggibili”.
Spalletti: “Mihajlovic avversario leale, ci vedrà insieme a Diego”
Spalletti ha poi ricordato Mihajlovic: “E’ un momento tristissimo per il calcio, Sinisa è stato un avversario leale, sempre. Ogni volta che l’ho avuto davanti sia da calciatore che da allenatore ti dava sempre il grande vantaggio di farti subito sapere in che modo chiaro e trasparente la pensasse sulle persone e sulle circostanze che aveva davanti”.
“Detestava le maschere, non ha mai voluto indossare maschere né da giocatore né da allenatore, ancora meno durante la sua malattia – ha aggiunto -. Ci ha insegnato a non abbassare mai lo sguardo durante le difficoltà in campo e fuori”.
“Tutti quelli che hanno avuto a che fare con lui ne sono usciti rafforzati nel proprio carattere perché ti trasferiva subito le sue qualità di uomo forte. Tra di noi ci sempre stati grandi abbracci, sguardi, partite”, ha detto il tecnico di Certaldo.
“Ricordo l’ultima volta a Bologna, siamo entrati insieme in campo, mi ha espresso la sua simpatia per la squadra e la città e per la possibilità di andare a lottare per grandi traguardi. Per noi sarà un grandissimo vantaggio avere il suo supporto, magari seduto vicino a Maradona a vedere insieme le partite”, conclude.
Articolo pubblicato il giorno 17 Dicembre 2022 - 15:32