Aveva a casa 92mila euro in contanti e poi altri 47mila li aveva in buoni postali. Tutte somme illecitamente incassate rubando o facendo “la cresta” sulle marche da bollo che gli avvocati di consegnavano.
Un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata eseguita nei confronti di un cancelliere in servizio presso la Procura di Napoli Nord, indagato per peculato. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Napoli Nord su richiesta della Procura aversana che ha coordinato le indagini delegate alla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza e alla Compagnia Pronto impiego della Guardia di Finanza di Aversa.
Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca della somma complessiva di 92mila euro circa di somme liquide e 47mila euro di buoni postali.
Le indagini hanno accertato che il cancelliere addetto all’Ufficio Tiap, applicativo destinato al trattamento informatizzato degli affari penali, della Procura di Napoli Nord (con sede ad Aversa, in provincia di Caserta) si sarebbe appropriato di beni dei quali aveva la disponibilità, come marche da bollo consegnate dagli avvocati a titolo di diritti di copia, che non apponeva o apponeva e poi ristaccava, oppure non annullava, o rivendendo agli avvocati le marche da bollo.
I militari hanno quantificato in circa 6.500 euro mensili le somme indebitamente sottratte. Il gip ha inoltre emesso un decreto di sequestro preventivo, rilevando sproporzione patrimoniale tra i beni accumulati ed il reddito dell’indagato.
La Procura di Napoli Nord, guidata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, fa sapere che all’esecuzione della misura seguiranno per l’indagato le determinazioni disciplinari dovute e l’assunzione dei provvedimenti organizzativi necessari per il corretto funzionamento del servizio.
Articolo pubblicato il giorno 15 Dicembre 2022 - 15:44