“L’Inps ha intensificato i controlli ex ante” sulle domande per il reddito di cittadinanza “nell’ottica di prevenire ed individuare i comportamenti opportunistici e fraudolenti”.
Lo comunica l’istituto di previdenza, che informa: “Ciò ha consentito di intercettare le istanze sintomatiche della presunta insussistenza di uno o più requisiti in capo al richiedente (o al nucleo familiare) e di altre situazioni potenzialmente incompatibili e di adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti di reiezione, anticipando tale verifica al momento della presentazione delle domande, scelta recepita e oggi regolata da una specifica norma di legge”.
In particolare, informa l’Inps, i principali scenari di rischio riguardano: 1. mancanza del requisito della residenza in Italia; 2. false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare; 3. false dichiarazioni circa la composizione del nucleo familiare”.
Gli scenari di rischio elaborati ed i relativi allarmi attivati dall’Inps “hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, rientranti negli scenari 1 e 2, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli”.
Articolo pubblicato il giorno 9 Dicembre 2022 - 14:02