La Procura della Federcalcio – stando a quanto riportato dall’ANSA – sta notificando alle parti interessate la richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della giustizia sportiva sull’inchiesta plusvalenze.
Procura Figc riapre processo sulle plusvalenze: i dettagli
La riapertura dell’indagine non riguarda solo la Juventus, la cui posizione è cambiata dai recenti sviluppi dell’inchiesta ‘Prisma’ della procura della Repubblica di Torino, ma anche tutte le altre società coinvolte nel passato processo sportivo.
Caso plusvalenze, Juve e altri club assolti nel maggio scorso
Il processo sportivo riguardante l’inchiesta sulle plusvalenze si era concluso in primo grado lo scorso aprile con il proscioglimento per tutti i dirigenti e le società finite a giudizio davanti al Tribunale nazionale federale.
Tra loro c’erano l’allora presidente della Juve, Andrea Agnelli, e il numero uno del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ma in tutto si trattava di 59 dirigenti di 11 club, di cui cinque di Serie A (Genoa, Sampdoria ed Empoli, oltre a Juve e Napoli). A metà maggio, poi, la Corte d’appello federale aveva respinto il ricorso della Procura Figc.
Questa però, in seguito all’avviso di garanzia ad Andrea Agnelli e altri dirigenti bianconeri, aveva chiesto alla Procura della Repubblica di Torino l’acquisizione di nuovi atti dell’inchiesta per valutare se vi erano per riaprire il processo.
“Solo in presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale”, il procuratore federale avrebbe potuto decidere di impugnare la sentenza.
Cosa che è avvenuta oggi, a norma dell’articolo 63 del codice di giustizia sportiva. Nel frattempo, la procura guidata da Chinè, dopo le dimissioni del Cda bianconero, ha aperto un altro fascicolo sul capitolo dei contratti bianconeri, legato all’inchiesta della procura torinese.
Articolo pubblicato il giorno 22 Dicembre 2022 - 19:24