Poggioreale, sequestrati 9 cellulari nelle celle dei boss. Il sindacato Sappe chiede di schermare le strutture carcerarie.
Diversi telefoni cellulari, perfettamente funzionanti, sono stati sequestrati dalla polizia penitenziaria nelle sezioni detentive della casa circondariale di Poggioreale, a Napoli.
A dare notizia è Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). “Questa mattina è stata fatta una perquisizione nella sezione ad alta sicurezza Avellino, dove sono ristretti 189 detenuti e sono stati rinvenuti 7 telefoni cellulari, perfettamente funzionanti – ha spiegatola sindacalista – Nelle scorse settimane, invece, sempre in atre sezioni del carcere, erano stati trovati altri telefoni di ridottissime dimensioni.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, evidenzia che nel carcere sono ospitati 2.100 detenuti. “Praticamente, il carcere di Poggioreale è un paese nella città di Napoli – ha aggiunto Capece.
“Vanno adottate soluzioni drastiche, come la schermatura delle azioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone, nonché gli interventi che mettano in grado la polizia penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo” , ha concluso.
“Per questo, come primo sindacato della polizia torniamo a sollecitare un intervento dei vertici dell’Amministrazione penitenziaria”.
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