a href="http://cronachedellacampania.it/tag/osimhen">Victor Osimhen, attaccante del Napoli, ha parlato della ripresa del campionato dopo la sosta per i Mondiali di Qatar in un’intervista rilasciata nell’edizione odierna de Il Mattino.
Il nigeriano ha parlato del Napoli, partendo però prima dalla coppa appena vinta dall’Argentina: “Non mi sono perso neppure una partita, neanche mentre eravamo in ritiro in Turchia. E’ stato uno dei Mondiali più belli e la finale è stata spettacolare”.
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“E’ stato un peccato non esserci con la mia Nigeria, abbiamo fatto tanti errori che abbiamo pagato amaramente. Siamo con la testa già al 2026, vogliamo qualificarci a tutti i costi – prosegue -. Da africani siamo stati felici e orgogliosi del cammino del Marocco, è riuscito a dimostrare il livello del nostro calcio”.
Osimhen ha poi parlato del suo momento: “E’ importante continuare a cambiare, a crescere, fare passi in avanti. Spalletti crede in me e mi dà stimoli, mi fa lavorare sodo. Con lui è tutto più semplice, perché lavori per migliorare ancora. E’ solo l’inizio per me, non ho ancora raggiunto nessun traguardo”.
Testa all’Inter, il 4 gennaio: “Siamo con la testa già lì a Milano, non vediamo l’ora di ripartire. Il campionato è lunghissimo e otto punti di vantaggio non sono una garanzia sul futuro. Non dobbiamo mollare, vogliamo restare primi. E ricordiamo che lì quest’anno abbiamo già vinto contro il Milan“.
“Dobbiamo continuare così, come abbiamo fatto dall’inizio della stagione – aggiunge -. Senza pensare a chi non vede l’ora che arrivi una nostra sconfitta. Con l’Inter non bisogna pensare agli 8 punti di vantaggio, vogliamo vincere e iniziare il 2023 così come abbiamo chiuso il 2022″.
“I nuovi arrivati non mi hanno sorpreso, hanno dimostrato subito di avere grandi qualità e si sono integrati in questa squadra. Tutto grazie a Spalletti, che ci aiuta in questo percorso di crescita”, spiega ancora l’attaccante.
“Il gol a cui sono più affezionato? Quello che ci farà vincere lo scudetto, lo sogno già – dice -. Posso solo immaginare quello che potrebbe succedere in città se dovessimo riuscire a vincere. Siamo i padroni del nostro destino, dobbiamo pensare a noi stessi, partita dopo partita. Il cammino è lungo”.
“La Champions? Dà emozioni uniche, non vedo l’ora arrivi il momento di affrontare l’Eintracht – le parole di Osi -. Arrivare ai quarti di finale è uno dei nostri obiettivi e non vogliamo nasconderci”.
“L’infortunio è stato pesante, sono stato fermo per tanto tempo. La maschera? Non ho intenzione di toglierla, è una protezione fisica e me la tengo. Sono più tranquillo così, proteggo la mia faccia. Non voglio toglierla”, prosegue.
Osimhen ha poi parlato del suo periodo al Wolfsburg: “Per qualche istante pensai di mollare tutto, lì non fu semplice. Ma fare gol, giocare a calcio è lo scopo della mia vita. Ho sempre fatto di tutto per dimostrare il contrario, io vivo di sfide e non mi tiro mai indietro”.
E sull’infanzia: “Sono cresciuto nella periferia di Lagos, senza comodità. Pensavo a sopravvivere ogni giorno. Il calcio era il mio unico, grande sogno. Mio padre sognava per me un futuro da medico, ma il pallone è stata l’unica cosa che mi rendeva felice”.
Da qualche mese è diventato papà: “E’ la cosa più fantastica che poteva capitarmi. Celebro mia figlia Haly dopo ogni gol, la voglio sempre vicino a me. E un giorno la porterò a vedere dove sono cresciuto, dove è iniziata la nostra storia. Perché non è stato un cammino facile”.
Infine, chiosa sul futuro: “Il futuro è in questo momento, è vincere qualcosa qui in Italia. Il Napoli è una delle più grandi squadre d’Europa, club straordinario. Sono concentrato solo su quello che dobbiamo fare in questa stagione, poi vedremo cosa succederà”.
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