Viaggiavano in sella una Honda 750, erano in due: la loro corsa è finita contro un palo della luce del lungomare partenopeo.
L’episodio, che si è verificato lo scorso 25 dicembre, è tornato a puntare i riflettori sull’area urbana compresa tra via Caracciolo, piazza Sannazaro e via Piedigrotta, che negli ultimi mesi è stata teatro di troppi incidenti stradali.
Coinvolti, stavolta, i due passeggeri del mezzo a due ruote e, stando alle loro testimonianze e a quelle della persona che per prima ha prestato soccorso, un ciclista. I due centauri sfrecciavano lungo la strada quando, sempre secondo le primissime ricostruzioni dei fatti, avrebbero incrociato il ciclista e, per evitarlo, avrebbero compiuto una manovra affrettata che li avrebbe visti precipitare e schiantarsi contro un palo della luce.
A denunciare l’ennesimo episodio il deputato dell’alleanza Verdi- Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che si è battuto prima sul caso della morte di Elvira Zriba e poi su quelli delle altre vittime della strada, si è subito espresso in merito con risolutezza.
Borrelli è al lavoro su un “pacchetto di norme da inserire nella riforma del codice della strada” voluta dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, norme che dovrebbero “permettere alle amministrazioni locali interventi più rapidi ed efficaci nelle aree urbane”.
“Per fermare la “strage degli innocenti” servono norme più dure contro gli incoscienti e i delinquenti della strada. E’ rarissimo che chi investe o addirittura uccide un pedone faccia un solo giorno di galera mentre i familiari delle vittime l’ergastolo lo iniziano a scontare subito.
Finché non ci saranno interventi legislativi durissimi contro chi mette a repentaglio la propria e l’altrui vita per comportamenti inaccettabili le cose andranno sempre peggio. Nella nostra città le vittime della strada aumentano in modo impressionante ma questo non ferma l’orda di cialtroni che guida ubriaca, drogata, mentre si fa un video o fa una diretta sui social, addirittura assistiamo a impennate su moto o scooter di 3 o 4 persone per non parlare di chi guida in modo spericolato sui marciapiedi, nelle aree pedonali, sulle piste ciclabili.
Un disastro sociale e stradale che sembra inarrestabile soprattutto in alcune zone del territorio. Per non parlare dei genitori indegni che guidano con 3 o 4 bambini a bordo di scooter tutti rigorosamente senza casco.
In molti casi c’è da domandarsi anche come sia stato possibile per alcuni individui ottenere la patente visto che guidano palesemente senza conoscere neanche i fondamenti del codice stradale” ha concluso il deputato Francesco Emilio Borrelli dell’alleanza Verdi- sinistra che da anni è in prima linea a favore delle vittime della strada.
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