Una donna con autismo e paralisi cerebrale ha accusato Nick Carter, il frontman della band statunitense Backstreet Boys, di averla stuprata più di 20 anni fa.
Lo scrivono oggi i media statunitensi. Secondo il New York Post, i fatti risalgono alle ore successive a un concerto nel 2001 quando Shannon Ruth, la vittima della violenza, aveva 17 anni. Secondo quanto riferito dalla donna, Carter la invitò nel bus del tour dopo aver visto la ragazza in fila per un suo autografo, le diede una bevanda sconosciuta e la costrinse a un rapporto orale nel bagno del mezzo.
Più tardi, l’accusa di Ruth, la portò sul retro del bus e la violentò. Ruth ha intentato una causa civile contro Carter chiedendo un risarcimento danni pari a 30 milioni. Secondo gli avvocati della vittima, Ruth ha contratto l’infezione da papillomavirus umano (HPV) a seguito dello stupro.
L’avvocato di Carter, Michael Holtz, ha respinto le accuse. “Questa affermazione su una vicenda che si suppone abbia avuto luogo più di 20 anni fa non è solo legalmente priva di valore, ma anche del tutto falsa”, ha detto Holtz in una dichiarazione.
Ruth ha cercato di sporgere denuncia contro Carter per anni, facendo confusione sulla sua testimonianza, ha detto Holtz, aggiungendo che la donna è stata manipolata dal suo avvocato. Nel 2017 ci fu già un tentativo di accusare Carter per violenza sessuale, ma poi l’ufficio del pubblico ministero rifiutò la denuncia.
Nel 2000, Nick Carter fu nominato una delle 50 persone più belle dalla rivista People e l’uomo più sexy del mondo dalla rivista CosmoGirl nel 2002.
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