Napoli, doppio appuntamento con Eugenio Bennato a Ponticelli. Due concerti al Cinema Teatro Pierrot.
“La mia felicità nel ritrovare un teatro che riapre in modo concreto e che agisce in un territorio di periferia mi fa pensare all’energia fondamentale che avevo ai miei esordi. Sono partito dalla periferia opposta, a Ovest, a Bagnoli, e lì ho fondato la Nuova Compagnia di Canto Popolare sul finire degli anni ’60. Utilizzammo quella carica trasgressiva, quel senso di percorso in salita, che però dà maggiore carica e foga. Chi viene da quei quartieri è più lontano dai centri di comunicazione e di potere. In periferia si percepisce una forza rara soprattutto per quei giovani che vogliono marciare verso il futuro.
L’arte è sempre un corridoio diretto al futuro e scandaglia percorsi non battuti in precedenza. Questo fu la NCCP, questo fu poi l’esperienza con Musicanova e questo sarà il cuore dei due concerti a Ponticelli”. Così, Eugenio Bennato, musicista, autore, cantastorie e ricercatore musicale, nell’annunciare il doppio appuntamento di questa sera al cinema-teatro Pierrot di Ponticelli.
Nel primo tempo, sul palco, Eugenio Bennato sarà affiancato dall’ensemble Voci del Sud, quintetto vocale che per l’occasione incorpora anche la chitarra di Ezio Lambiase, che include Laura Cuomo (contralto), Letizia D’Angelo (soprano), Daniela Dentato (mezzo soprano e percussioni), Angelo Plaitano (baritono e percussioni) e Francesco Luongo (tenore).
In scaletta, i brani dell’omonimo album del 2020 “Qualcuno sulla terra”, un progetto dedicato alla creazione del mondo. Ospiti doc saranno stavolta la cantante Pietra Montecorvino e il violoncellista Erasmo Petringa. Nel secondo tempo, invece, spazio ai super classici composti dal musicista flegreo in un arco discografico lungo quarant’anni: “Che il Mediterraneo sia” e “Ninco Nanco”, “Sponda Sud”, “Ritmo di contrabbando”, “Brigante se more” e “Ninna nanna 2002”.
“I concerti avranno per temi quelli che mi sono più congeniali e cari – aggiunge Bennato – e dunque la forza della cultura del Sud, del linguaggio diverso, della alternativa al pensiero globale. A cominciare dalle tammurriate, attraversando il brigantaggio, le nuove migrazioni dei popoli reietti della terra, come scrivo nella canzone ‘Viva chi non conta niente’ e che naturalmente eseguiremo. Siamo tornati da poco dagli Stati Uniti, ma ci tengo particolarmente al doppio spettacolo di Ponticelli. Mi auguro di poter accogliere la nuova generazione di spettatori che cerca contenuti attuali”. Questi gli appuntamenti: alle 18:30 e alle 21.
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