Libri

‘Il Paladino Orlando e il Cantor di Rinaldo al molo’ di un autore ottocentesco anonimo e un contributo introduttivo di Ferdinando Russo

Condivid

“Il Paladino Orlando e il Cantor di Rinaldo al molo” di un autore ottocentesco anonimo e un contributo introduttivo di Ferdinando Russo. In libreria per Stamperia del Valentino.

L’antico manoscritto proposto in questo libro – inedito e verosimilmente databile agli albori dell’Ottocento-, è una flebile voce che ci giunge dal passato per raccontarci le mirabolanti imprese dei Paladini di Francia, di esecrande azioni di Mori infedeli, di Carlo imperatore impegnato nella difesa della cristianità, di conversioni tribolate, di follie e di amori. Il titolo è Il Paladino Orlando e il Cantor di Rinaldo al molo – Riflessi della Chanson de Geste sulla cultura popolare partenopea tra Sette e Ottocento, in un inedito manoscritto d’epoca di autore anonimo. Con un contributo introduttivo di Ferdinando Russo.

Su tutti una voce narrante, quella del Cantor di Rinaldo, e un proscenio, il molo di Napoli (poi l’Arco della Neve).

Il segaligno declamatore, circondato da una torma di popolani vestiti di stracci – sfaccendati, vastasi, scugnizzi, servette – ha in una mano una bacchetta che solo in apparenza è tale, mentre ha l’animo della Durlindana, e un logoro brogliaccio che gli serve da “suggeritore”, mentre una mimica ispirata aiuta a compiere il miracolo. Una partigianeria sfegatata portava i singoli – non a caso definiti Patuti – ad immedesimarsi nel personaggio amato, con il rischio che le zuffe letterarie prendessero corpo anche nel mondo reale, portando a scontri, coltello alla mano, per motivi razionalmente inspiegabili.

In questi fogli c’è un mondo scomparso da duecento anni. Paolo Izzo di Stamperia del Valentino ha pubblicato il manoscritto collocandolo nella collana Sotto il cappello (pagg 224 euro 21,50) mettendo a disposizione di lettori e appassionati un prezioso documento, un’opera originariamente scritta a mano, non perché meno costosa di una versione a stampa, ma perché trattasi di una riscrittura.

“Il testo che abbiamo tra le mani” spiega Izzo nell’introduzione, “è solo ispirato all’originale. Quindi è unico! In realtà la nostra versione contiene anche indicazioni relative a una scenografia, povera ma di sicura presa per il pubblico dei teatrini che all’epoca mettevano in cartellone simili spettacoli”.

L’usura di una copertina molto maneggiata del documento antico (mutuata da uno scomparso volume del 1759: Rollin, Le belle lettere) e i fogli slegati, porta all’intuizione anche di un altro utilizzo, quello itinerante al molo. Che è cosa tutt’altro che peregrina. Naturalmente un adattamento a quel preciso pubblico comportava degli escamotages che avvicinassero il prodotto al fruitore finale, che ne attivassero il coinvolgimento attraverso l’immedesimazione, che ponessero, dunque, lo spettatore al centro della recitata narrazione.

Quale modo migliore che inserire dei tipi popolani tra i personaggi? Il sistema era di provata riuscita: già Andrea Perrucci (sotto il nome de plume di Casimiro Ruggiero Ogone), con l’inserimento di Razzullo (che solo in seguito sarebbe stato affiancato da Sarchiapone), aveva salvato dall’oblio, un secolo prima, il suo “Il vero lume tra l’ombre, o vero La spelonca arricchita, per la nascita del Verbo umanato” (oggi La Cantata dei Pastori).

L’anonimo estensore, ha dunque inserito anche qui personaggi che un pubblico fatto di popolani avrebbe potuto sentire più vicino.

La casa editrice

Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoriali della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico.

La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristica e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.


Articolo pubblicato il giorno 10 Dicembre 2022 - 13:08

Regina Ada Scarico

Ho lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi

Pubblicato da
Regina Ada Scarico

Ultime Notizie

Pontegnano piange Antonio D’Arcangelo morto investito sulla corsia di emergenza in autostrada

A Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno si piange la morte del 24enne Antonio D’Arcangelo… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 21:24

L’ennesima provocazione di Musk : adesso flirta con AFD

Musk, dopo aver deriso il cancelliere Scholz, seguita nella sua piece da teatro assurdista e… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:31

Origini della tradizione del presepe napoletano

Il presepe napoletano, secondo Roberto Saviano, rappresenta un "sogno" che si distacca dalla mera realtà.… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:22

Il caso Angela Iannotta in diretta su Rai 1 a Storie Italiane

Domani, 23 dicembre, alle ore 10:00 su Rai 1, il programma “Storie Italiane”, condotto da… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:15

Fontana di Trevi, ripristinato il flusso d’acqua nel monumento

La Fontana di Trevi a Roma ha riacquistato il suo splendore dopo i recenti lavori… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 20:02

Incendio alla Vela Rossa di Scampia, stufa cade in casa non sgomberata

Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto

22 Dicembre 2024 - 17:44