Un cosiddetto “daspo fuori contesto”, della durata di 5 anni, è stato notificato dalla Digos di Napoli a un 37enne napoletano.
L’uomo è ritenuto legato al cosiddetto mondo dei no-vax – che la sera del 23 ottobre 2020 prese parte alla guerriglia urbana scatenata davanti alla sede della Giunta regionale della Campania contro l’eventualità che venissero rinnovate le misure di contenimento della pandemia provocata dal Covid-19.
A distanza di oltre due anni da quei fatti la Procura di Napoli (sostituti procuratori Antonello Ardituro e Celeste Carrano, componenti di uno speciale pool apprositamente costituito), al termine di indagini della Digos e della Squadra Mobile ha chiuso le indagini e notificato diverse decine di avvisi di conclusione indagini, con annessa richiesta di rinvio a giudizio, agli indagati a cui, a vario titolo, gli inquirenti contestano diverse tipologie di reati anche aggravati dalle finalità terroristiche e mafiose.
Il 37enne, infatti, è accusato di aver partecipato, insieme con centinaia di persone, agli scontri con le forze dell’ordine davanti Palazzo Santa Lucia, rendendosi responsabile di gravi disordini: per questo motivo venne denunciato, appunto, per vari reati aggravati dalla finalità terroristica e dal metodo mafioso.
Quella sera la Digos arrestò in flagranza di reato due persone mentre decine e decine di facinorosi vennero individuati e iscritti nel registro degli indagati. Gli scontri furono particolarmente cruenti: vennero lanciati una sessantina di lacrimogeni per cercare di neutralizzare le azioni violente dei manifestanti composti da diverse categorie di riottosi: dal mondo “no-vax” agli ultras, fino a elementi ritenuti legati alla criminalità organizzata.
Articolo pubblicato il giorno 19 Dicembre 2022 - 14:50