” Cara Befana da tre mesi, visto che è stata chiusa il 1° ottobre scorso, i treni della funicolare di Chiaia, che ogni giorno trasportavano 15mila passeggeri, la maggior parte dei quali lavoratori e studenti, sono fermi, mentre le porte delle stazioni restano sbarrate, senza che dalle vetrate si osservi alcuna attività che lasci presupporre che ci siano operai al lavoro. In tutto questo tempo sulla vicenda è calato un assordante silenzio nonostante che un altro duro colpo sia stato inferto a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti.
Le conseguenze sulla già asfittica viabilità cittadina si sono subito manifestate anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo. Il traffico al Vomero, in particolare, ogni giorno, specialmente in questo periodo natalizio, va letteralmente in tilt con strade e piazze bloccate. Altrettanto negative le ripercussioni sulle attività commerciali dopo la chiusura dell’impianto a fune, a causa di un palese calo di affluenza degli acquirenti “. A scrivere provocatoriamente la letterina alla Befana è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo le continue problematiche che da tempo stanno caratterizzando la vita dei quattro impianti a fune partenopei.
” Ad aggravare la situazione, esasperando ancor più gli animi – prosegue nella missiva Capodanno – contribuisce il dato che nessuna notizia è stata diffusa, in tutto questo tempo, sulla nuova gara d’appalto che il Comune di Napoli deve bandire per individuare la ditta che dovrà eseguire i lavori di revisione ventennale, dopo che le due gare precedenti sono andate deserte, dal momento che l’importo disponibile di circa 7 milioni, non è stato ritenendo congruo, al punto che l’unica ditta che ha partecipato alla seconda gara ha presentato un’offerta in aumento.
Intanto crescono le preoccupazioni dal momento che, a questo punto, essendo trascorso praticamente la metà del tempo, appare del tutto impossibile che la funicolare di Chiaia possa tornare in funzione dopo sei mesi, lasso temporale fissato originariamente per l’esecuzione e il collaudo dei lavori, vale a dire a partire dal 1° aprile dell’anno prossimo “.
” Cara Befana, per queste ragioni – conclude Capodanno nella lettera -, a nome dei tanti napoletani, giustamente arrabbiati, che già da tre mesi e chissà per quanto altro tempo devono fare a meno di un impianto fondamentale per il trasporto pubblico cittadino, che in poco più di tre minuti effettuava l’intero percorso da via Cimarosa al parco Margherita, fermando anche alle stazioni intermedie di Palazzolo e di Corso Vittorio Emanuele, ti chiedo, in occasione del prossimo 6 gennaio, di riempire le calze del sindaco di Napoli Manfredi, dell’assessore ai trasporti del Comune di Napoli, Cosenza e dei vertici dell’ANM, azienda napoletana mobilità, con tanto tanto carbone nero per aver appiedato, a questo punto a tempo indeterminato, 15mila persone che quotidianamente utilizzano l’importante impianto di collegamento tra i quartieri Vomero e Chiaia ” .
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