Sono ancora senza esito le ricerche dell’ultima dispersa della frana di Casamicciola, sull’isola di Ischia, che sabato scorso ha portato alla morte di 10 persone.
Le operazioni di ricerca sono concentrate tra via Celario e via Santa Barbara.Continua anche l’assistenza dei vigili del fuoco alla popolazione per il recupero di masserizie e beni di prima necessità dalle abitazioni. In corso anche le operazioni di rimozione del fango per il ripristino della viabilità. Oggi sull’isola operano 220 vigili del fuoco con 83 mezzi di soccorso.
Cinquantaquattro famiglie residenti nella ‘zona rossa’ di Casamicciola non si sono allontanate dalle proprie case: lo ha reso noto il commissario Giovanni Legnini. Nei loro confronti le forze dell’ordine stanno svolgendo “opera di convincimento e persuasione”, con la notifica dell’ordinanza di evacuazione emessa ieri.
Al momento sono 341 le persone sistemate in hotel, comprese quelle sfollate subito dopo la frana; una novantina hanno notificato di aver trovato autonoma sistemazione, e molte altre – rispetto alle oltre mille potenzialmente interessate – si sono mosse da sole verso famiglie e amici.
Non piove da diverse ore sull’isola di Ischia e la prima notte fuori casa per gli sfollati sembra sia passata ‘tranquilla’, nonostante la paura e i disagi. Notizie rassicuranti, per ora, anche sul fronte degli smottamenti: nessuna segnalazione ulteriore nella zona rossa.
Una cena speciale per 130 sfollati è quella che ha preparato ieri sera Nino Di Costanzo, patron di Danì Maison il ristorante di Ischia Porto due stelle Michelin che ha cucinato anche per diverse squadre di forze dell’ordine e soccorritori arrivate sull’isola per la frana killer di via Celario ed ospitati all’hotel Michelangelo.
Un menù a base di piatti tipici della tradizione napoletana cucinati insieme allo staff di cucina del Michelangelo, il primo albergo che ha riaperto per accogliere le persone sgomberate tra cui alcuni casamicciolesi, le cui abitazioni sono state cancellate dal fiume di fango sceso dall’Epomeo. Insieme a Di Costanzo anche Sasà Capparelli, della omonima pasticceria napoletana che ha portato babà e dolci per tutti i bambini.
“Una delle esperienze più belle della mia vita – dice lo chef isolano – Ho visto un po’ di gioia e serenità negli occhi dei miei concittadini che hanno vissuto questa terribile esperienza; ho ancora in tasca i bigliettini di ringraziamento ed i disegni fatti dai bimbi, spero di poter organizzare un grande evento solidale a Casamicciola non appena sarà possibile”.
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