All’esito di una lunga procedura di amministrazione giudiziaria che ha evidenziato una serie di gravi irregolarità nella pregressa gestione della società, è apparsa una voragine nei conti che ha reso inevitabile l’apertura del procedimento di liquidazione giudiziaria, la procedura che nel nuovo ordinamento giuridico sostituisce il fallimento.
Nei guai il patron della società Giuseppe Gambardella per una serie di addebiti e annose responsabilità che avrebbero causato il dissesto societario, ipotesi di reato per le quali risulta già denunciato alla Procura della Repubblica di Roma.
Il Tribunale di Roma con la Sentenza numero 674/22 del 19 dicembre 2022 ha infatti certificato la fine della società P&R Eventi e Vacanze SRL, storica detentrice del marchio «Speed Vacanze».
All’esito di una lunga procedura di amministrazione giudiziaria che ha evidenziato una serie di gravi irregolarità nella pregressa gestione della società, è apparsa una voragine nei conti che ha reso inevitabile l’apertura del procedimento di liquidazione giudiziaria, la procedura che nel nuovo ordinamento giuridico sostituisce il fallimento.
A fare emergere la scottante vicenda è stato l’ex socio minoritario nonché prima vittima degli abusi spregiudicati dell’amministratore della società che gestiva i viaggi a marchio «Speed Vacanze».
Attraverso mirate iniziative giudiziarie, con il patrocinio dello Studio Legale De Medici-La Barbera, il socio —ribelle al malaffare al quale ha dovuto assistere— ha ottenuto finalmente l’estromissione dal mercato di un operatore ormai solamene nocivo.
«Per il bene di tutti gli operatori turistici era ed è necessario spazzare via le poche mele marce sopravvissute al Covid-19 che possono inquinare un mercato in netta ripresa ma che ha bisogno di acque limpide e sicure. Solo gli operatori corretti ed affidabili dovrebbero avere diritto di cittadinanza nel tessuto vitale del Paese» commenta l’ex socio minoritario di P&R Eventi e Vacanze SRL.
A rischio di sparire definitivamente è anche lo stesso marchio «Speed Vacanze», che risulta oggetto di un pesante ulteriore contenzioso con richiesta di sequestro giudiziario per abusi e distrazioni spregiudicate.
La Giustizia certamente farà il suo corso, sperando che anche i provvedimenti a tutela della collettività e contro i “pirati delle vacanze” possano definirsi «Speed», veloci insomma.
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