“Nelle prime ore del pomeriggio di oggi un detenuto ergastolano ha aggredito un sovrintendente di polizia penitenziaria per motivi di trasferimento. Il collega rischia la rottura del timpano per uno schiaffo”. Lo ha denunciato Tiziana Guacci, segretaria regionale per la Campania del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe).
“Questo è solamente l’ultimo episodio, in ordine di tempo, in un carcere che si caratterizza per una pessima organizzazione della sicurezza ed una organizzazione del lavoro da rifondare completamente – ha aggiunto la sindacalista – Per questo il Sappe sollecita l’intervento del ministero della Giustizia e degli organi nazionali e regionali dell’Amministrazione penitenziaria, invitandoli anche ad avvicendare il comandante di reparto- ha concluso la sindacalista –
É mai possibile che nessuno, al ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, abbia pensato di introdurre anche per la polizia penitenziaria ed i suoi appartenenti, per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a polizia di Stato e carabinieri, ossia pistola taser e spray al peperoncino?”.
Per Donato Capece, Segretario generale del Sappe per le carceri “è un bollettino di guerra e le vittime sono sempre le stesse: le donne e gli uomini in divisa della polizia penitenziaria – ha concluso Capece – Occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto”.
Articolo pubblicato il giorno 19 Dicembre 2022 - 20:00