Con la Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022 appena terminata si fanno i bilanci delle partite e si aggiornano le statistiche dei giocatori, tra minuti giocati e gol segnati e, a proposito di realizzazioni, nella finale contro la Francia del 18 dicembre Leo Messi è arrivato a 13 gol totali nella storia dei mondiali, e Kylian Mbappé a 12 realizzazioni. Le quote capocannoniere sul miglior sito di scommesse non AAMS davano entrambi come favoriti, ma quanto manca alla pulce per scalare la classifica e arrivare in vetta alla classifica dei migliori marcatori di sempre della storia dei mondiali? Scopriamolo insieme:
Fare una lista completa sarebbe veramente impegnativo, considerando che la differenza di posizionamento varia di solo un gol, ma comprende almeno una decina di calciatori per posizione. Per farvi capire: 35 giocatori hanno realizzato 5 reti, 25 ne hanno realizzate 6 e così via con la lista che si va man mano assottigliando fino alle prime cinque posizioni, dove sette calciatori diversi mantengono le distanze l’uno dall’altro con un solo gol.
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Per sopperire un po’ a la mancanza dell’Italia in questo mondiale, citiamo subito i calciatori italiani presenti in classifica, spoilerando il fatto che nessuno di loro occupa purtroppo posizioni alte in classifica marcatori. In 67ª posizione, con 5 gol realizzati, troviamo Alessandro Altobelli (1982, 1986) e Silvio Piola (1938). A quota 6 reti troviamo Salvatore Schillaci, capocannoniere di Italia ‘90. Infine, Roberto Baggio (1990, 1994, 1998), Paolo Rossi (1978, 1982, 1986) e Christian Vieri (1998, 2002) con 9 realizzazioni. Nessuno di loro ha la possibilità di migliorare la posizione in classifica, e nessuno tra quelli in attività ha la possibilità di raggiungere grandi vette. Non resta altro che sperare in un nuovo bomber italiano e osservare i grandi campioni di oggi e di ieri.
Un bronzo alle Olimpiadi del 1988 e nella Confederations Cup 2005; un oro nella CONCACAF Gold Cup 2013; argento agli Europei 1992 e oro a quelli di Inghilterra 1996; ma soprattutto bronzo ai Mondiali di Germania 2006 e Oro a quelli di Italia 1990. Il palmares nazionale di Jürgen Klinsmann è impressionante. Pochi hanno saputo fare come lui da giocatore prima e da allenatore poi.
Debuttò nel 1987 con la Germania Ovest e da allora disputò 108 partite in maglia tedesca realizzando un totale di 47 reti, 11 delle quali nelle fasi finali dei mondiali. 3 gol ai mondiali di Italia ‘90, 5 gol in USA ‘94 e 3 gol nei mondiali di Francia ‘98. Il 26 luglio 2004 divenne allenatore della nazionale maggiore e uscì ai mondiali di Germania 2006 nella semifinale contro l’Italia.
Uno dei più grandi e prolifici attaccanti ungheresi di tutti i tempi, ma non solo. Le 11 reti messe a referto nei Mondiali fanno riferimento ad una sola edizione, quella di Svizzera 1954, dove Sándor segnò 3 gol alla Corea del Sud, 4 alla Germania, 2 al Brasile e 2 all’Uruguay, diventando capocannoniere. Solo in finale non andò a segno, nella partita che decretò il secondo posto dell’Ungheria a favore della Germania. Attualmente è ancora l’attaccante con la media gol più alta di sempre: 2,2 gol a partita.
12 gol ai mondiali realizzati a 24 anni ancora non compiuti. Mbappé è andato vicino ad un record storico di due mondiali consecutivi con l’oro in Russia 2018 e l’argento in Qatar 2022. Proprio in Qatar ha conquistato il titolo di capocannoniere della Coppa del Mondo 2022, andando a segno 8 volte e realizzando addirittura una tripletta nella finale contro l’Argentina. Se consideriamo anche il tiro dal dischetto, sono 4 in totale i gol realizzati nella finale che ha però visto l’Argentina sollevare il trofeo. Il vizio del gol importante non manca al francese, che pure nella finale del 2018 era andato a rete nel 4-2 finale contro la Croazia.
Vista la tenera età, ha davanti a sé almeno altri due mondiali, e se continuerà con questo ritmo potrà essere il candidato ideale a spodestare il capocannoniere di sempre dal suo trono.
O Rei del è difficile da raccontare in poche righe. Volendoci soffermare solo alle imprese in nazionale, possiamo dire che ha debuttato prestissimo, a 16 anni e 9 mesi, contro l’Argentina, andando anche a segno nell’incontro perso 2-1. Vincerà poi tre edizioni del mondiale: quello di Svezia 1958, andando a rete 6 volte; quello di Cile 1962, dove realizzò solo una rete contro il Messico nella prima partita per poi doversi ritirare per un infortunio contro la Cecoslovacchia; infine, quello del 1970, in Messico, dove Pelé segnò 4 reti. Un altro gol è stato realizzato nell’edizione del 1966 dei Mondiali in Inghilterra, in quelli dove il Brasile uscì al primo turno per la prima volta dal 1934.
Debutta in nazionale maggiore il 7 agosto 2005 contro l’Ungheria ma sarà un esordio da dimenticare per il giovane Leo: espulsione dopo 40 secondi per una gomitata al difensore Vanczák. L’episodio non scoraggia il falso nueve del Barcellona, che prenderà parte al mondiale del 2006, realizzando un gol nel travolgente 6-0 rifilato alla Serbia. Nei mondiali del 2010 in Sudafrica rimarrà a bocca asciutta in quanto a realizzazioni, e l’Argentina uscirà ai quarti di finale per opera della Germania.
Nel mondiale 2014 è ancora la Germania a far piangere gli argentini, vincendo per 1-0 la finalissima a Rio de Janeiro. Messi realizzerà 4 reti in quell’edizione, tutte nella fase a gironi. Mondiale povero di reti anche quello del 2018, con una sola realizzazione contro la Nigeria. Una curiosità: nella seconda partita del girone perse 3-0 con la Croazia, stesso risultato a parti invertite di questa semifinale 2022. E arriviamo infine alla Coppa del Mondo in Qatar, dove Messi ha segnato sette gol in sette partite
, mancando la rete solo contro la Polonia nell’ultima partita della fase a gironi. Dopodiché ha segnato sempre, realizzando addirittura una doppietta nella finale che ha poi decretato la vittoria del Mondiale.L’attaccante francese ha il grande merito di aver realizzato tutte e 13 le reti in una sola edizione del Mondiale, quello di Svezia 1958, capocannoniere indiscusso e tuttora record di reti mai realizzate in un’edizione. Con la rappresentativa nazionale mise a referto anche una tripletta all’esordio contro il Lussemburgo, gara valida per la qualificazione ai mondiali del ‘54. Tuttavia, Just non partecipò a quell’edizione. Divenne titolare solo nel ‘58, quando stupì il mondo intero con le sue prestazioni: 3 gol al Paraguay, 2 alla Jugoslavia, 1 alla Scozia, 2 all’Irlanda del Nord, 1 al Brasile e addirittura 4 nella finalina contro la Germania Ovest. Ha segnato in tutte le partite possibili di quell’edizione e tuttora ha il secondo posto nella media realizzativa con 2,17 gol a partita.
Considerato il più grande calciatore tedesco della storia, è stato campione d’Europa nel 1972 e campione del mondo nel 1974. A livello individuale, tra gli altri, 1 pallone d’oro nel 1970 e due scarpe d’oro nel 1970 e 1972. In totale, tra nazionale e club, 730 reti in 788 incontri disputati. Ancora oggi, con 365 gol in totale, è il miglior marcatore della Bundesliga. Con la maglia nazionale ha messo a segno 10 reti nell’edizione di Messico 1970 (capocannoniere) e 4 in quelli di Germania 1974. Grazie a una sua rete portò la nazionale tedesca, allora Germania Ovest, al suo secondo titolo mondiale.
Il Fenomeno lo ricordiamo tutti. Ha vissuti gli anni più belli della sua carriera all’Inter dal 1997 al 2002. Una bacheca ricca di prestigiosi trofei tra club, nazionale e individuali. Tra questi, un argento ai Mondiali di Francia 1998 e due ori mondiali (USA ‘94 e Giappone-Corea del 2002). Il due volte pallone d’oro (1997 e 2002) esordì in nazionale maggiore il 23 marzo 1994 e partecipò alla spedizione mondiale di USA ‘94 ma non entrò mai in campo. Nell’edizione di Francia 1998 mise a segno 4 reti, poi 8 nel Mondiale del 2002 (capocannoniere) e 3 nel mondiale 2006.
Terminiamo la classifica con Miro Klose. Altro attaccante tedesco che ricordiamo bene per gli anni in maglia biancoceleste con la Lazio. Capocannoniere nel mondiale 2006, bronzo a Germania 2006 e Sudafrica 2010, argento Giappone-Corea del Sud 2002, oro a Brasile 2014. 5 gol nel 2002, 5 nel 2006 (capocannoniere), 4 gol nel 2010, 2 gol nel 2014. Sedici gol sono un record che, almeno in questa edizione, sembrano difficilmente raggiungibili. Miroslav Klose resterà per lungo tempo il capocannoniere di tutti i tempi del mondiale oltre al 1° realizzatore della Germania e il secondo in quanto a presenze.
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