La stampa comprensoriale si sta rimbalzando la buona notizia proveniente dai cantieri EAV (Ex Circumvesuviana) di Castellammare di Stabia.
La buona nuova riguarda il doppio binario che dovrebbe finalmente essere realizzato – a questo punto della Rete EAV tra Pompei, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia – dopo molti decenni di attese e polemiche. Si avverte comunque la assenza di una regìa chiara, che operi alla luce del sole tra le varie Amministrazioni locali interessate. Si preferisce invece che le scelte, una volta assunte, appàiano come necessitate dai fatti e quindi ineludibili.
Insomma, non devono apparire calate dall’alto. Cioè così come in effetti sono.
Intanto si apprende che sono previste le barriere antirumore e un tunnel fonoassorbente sulla linea da raddoppiare tra Torre Annunziata e la nuova stazione EAV/Circumvesuviana di Stabia Scavi, i cui lavori, fortunatamente, vanno avanti nonostante tutto e nonostante la soffocante burocrazia di certi organi dei Beni Culturali, permissivi con se stessi e rigorosi con i Terzi malcapitati, anche quando essi sono interlocutori istituzionali.
L’EAV intanto emerge incerottata dagli ultimi fiaschi e dalle feroci critiche della utenza, a sua volta malcapitata e inferocita a causa di scoperchiamenti e deragliamenti di vagoni e carrozze e di stravolgimenti di orari e corse. L’utenza EAV, fatta di popolo minuto, a sua volta viene (male) affiancata da una Stampa sempre avversa e in cerca di scoop, quando non prezzolata, come ai bei tempi del pansindacalismo e del tutto va bene, madama la marchesa. Eccetto, ovviamente, i diritti degli Utenti.
Dall’EAV in questi giorni finalmente però arrivano notizie di “…progressi dell’iter per il completamento di un’opera che potrebbe stravolgere interamente il servizio ferroviario della Circum”. E c’è chi fa notare che anche l’assetto attuale della città di Castellammare sarà oggetto di uno sconvolgimento. Infatti dal dopoguerra in poi la città stabiese è stata disegnata – nonostante il feroce abusivismo e il lassismo urbanistico che la hanno caratterizzata – secondo i poli del Termalismo collinare e delle Industrie in riva al mare, sopratutto quelle alla foce del fiume Sarno.
Nel mezzo secolo passato a sfasciare il territorio, questi Poli sono però ignominiosamente tramontati e oggi non esistono più, oppure sono fantasmi decotti di una realtà che fu.
Intanto il Sarno arriva(va) già morto per avvelenamento alle spiagge frontistanti la Petra Herculis, cioè l’isolotto di Rovigliano, che rappresenta(va) il fronte a mare “contro” il Territorio Plagiense dei lidi torresi, almeno dagli Aragonesi in poi.
Per quanto però riguarda il Sarno, la Regione annunzia la usa rinascita biologica nel triennio prossimo. (Ndr: Gulp! Ma chi scrive vorrebbe essere smentito dai fatti…)
Mentre il Porto di Marina di Stabia desta scandalo – presso i tromboni, sfiatati ma non stanchi, della vecchia politica – soltanto perché intende chiamarsi, fin d’ora e per il futuro, Marina di Stabia-Porto di Pompei, candidandosi a sostituire il Polo della industria decotta.
Ed è una fatto certo che la realizzazione della nuova stazione EAV/Circumvesuviana, che si chiamerà Stabia Scavi, risulterà ubicata alla porte della viabilità autostradale e comporterà la definitiva chiusura della Stazione di Via Nocera, la quale sarà ancora funestata dal passaggio a livello, ma finalmente libera da vocianti viaggiatori e disordinate torme di studenti su e giù per i binari per gran parte del giorno.
Intanto sono in avanzata fase esecutiva le opere propedeutiche al “traforo” della collina di Varano, in cui passerà il binario che dovrebbe garantire la qualità e la quantità della circolazione dei treni in transito sulla tratta Castellammare-Sorrento.
Nel cantiere della Stazione Stabia Scavi, che procede sotto gli occhi di migliaia di guidatori delle auto in transito quotidianamente, la Impresa Concessionaria dei lavori Eav sta procedendo all’ultimazione delle opere strutturali, dei locali tecnici e dei servizi igienici.
La Stazione EAV Stabia Scavi svolgerà anche funzione – almeno parziale – di HUB turistico per la linea Napoli-Torre Annunziata-Villa Misteri, in quanto da essa partirà anche la tratta per la seconda galleria tra Via Nocera e Castellammare Centro.
In tutto questo ridisegno ferroviario bene hanno fatto i Sindaci del Comprensorio sorrentino a chiedere a gran voce il potenziamento della linea ferroviaria anche tra Castellammare e Sorrento. Lo scopo è ridurre i tanti disservizi che negli ultimi mesi hanno tormentato gli spostamenti turistici – sia quelli su gomma che quelli su ferro – tra Sorrento e Pompei e, quindi, Napoli. E intanto a Pompei che si fa? Ebbene a Pompei i numerosi militanti anti-EAV e anti-HUB, si esercitano ad atteggiarsi a NO-Tutto, rallentando i processi decisionali tecnici e amministrativi, peraltro costellati di errori e carenze contestabili in ben altre sedi.
Se fossimo in un Paese normale…
Federico L.I. Federico
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