Nonostante Maxibonus 5500€ sembri un regalo natalizio per le famiglie residenti sul territorio Nazionale, verrà elargito solo ed esclusivamente a 400 persone: i componenti della Camera dei deputati.
Si tratta di un maxi-bonus da 5.500 euro per acquistare smartphone, tablet, cuffie e computer o comunque qualsiasi articolo tecnologico che possa essere utilizzato per “lavoro” o comunque per prendere sonno meglio in aula.
Il via libera è arrivato lo scorso 24 novembre, incredibilmente, il giorno prima dell’attesissimo Black friday.
Si tratta di un buono sotto forma di rimborso, che può arrivare fino a 5.500 euro a deputato.
È stato approvato da una delibera del Collegio dei questori della Camera (E sapete chi si occuperà dei controlli?! Li svolgeranno direttamente i questori.)
Durante la scorsa legislatura il bonus fu di meno della metà dell’importo: 2.500 euro che, e fu soggetto a rigidi controlli.
Il costo totale potenziale è di 2,2 milioni di euro.
Sulla piattaforma Change.org , Luca Finazzi ha lanciato una petizione per abolire il bonus che in pioche ore ha già raggiunto quasi 50mila firme. “Ora, viviamo un periodo nel quale la situazione economica delle famiglie residenti sul suolo Nazionale è incredibilmente complicato”, si legge sulle motivazioni per aderire all’abolizione.
E ancora: “E non è complicato perchè le persone preferiscono giocare alla play rispetto che andare al lavoro, lo è a causa di svariate problematiche: la sanità, la disoccupazione giovanile e non, l’ inflazione, il recente annullamento dello sconto sulle accise (tralasciando l’ironia per le quali siano ancora presenti, il caro bollette, tutto quello che potrebbe venirvi in mente che vi rende la vita aspra già alle prime luci dell’alba e che non sia un capriccio.
Trovo completamente irrispettoso nei confronti di ogni singolo cittadino, che venga elargito un maxi bonus ad una categoria nella quale almeno il 90% dei membri NON prende seriamente il proprio ruolo e si nasconde dietro ad un dito quando le cose si fanno serie. Io voglio dire di no!
Ma la mia voce non basta. iniziamo a combattere per i nostri diritti rispettando i nostri doveri.
Diciamo stop a queste assurdita’ e facciamoci sentire, siamo noi a decidere cosa e’ meglio per l’italia e cosa sia giusto approvare. Continuaiamo a fare finta di niente solo perchè la cosa non ci coinvolge, ma prima o poi arriverà il giorno in cui a patire di questi soprusi saranno i nostri figli o i nostri genitori anziani solo perchè noi siamo stati troppo codardi per far cessare questa serie di sfrontatezze.
Soprattutto dopo che viene chiesto alle persone di tenere duro”.
Per firmare la petizione clicca qui
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