Arzano. Si tinge di giallo l’accoltellamento che si è verificato due giorni fa alla periferia di Giugliano.
Il ferito infatti è il boss del clan Moccia Girolamo Scafuro. L’uomo, mentre era a bordo di un’auto in compagnia di una donna – almeno da quanto dichiarato dallo stesso-, sarebbe stato avvicinato da due sconosciuti e accoltellato, forse a scopo di rapina.
L’aggressione sarebbe avvenuta a Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli, dove il 44enne residente ad Arzano, già noto alle forze dell’ordine, è stato ripetutamente accoltellato.
Secondo una prima versione, che è al vaglio dei carabinieri della stazione di Frattamaggiore, che indagano sulla vicenda, l’uomo si trovava a bordo della sua automobile ed era in compagnia di una donna, quando sarebbe stato avvicinato da due sconosciuti, che lo hanno ripetutamente accoltellato.
Il 44enne è stato ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, con diverse ferite da arma da taglio: da quanto si apprende, l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. I militari dell’Arma sono ora la lavoro per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto, per verificare la versione fornita e per rintracciare i due sconosciuti autori dell’aggressione.
Girolamo Scafuro, figlio di Antonio ucciso in un agguato nel 2007 ad Arzano nella propria agenzia funebre in cui rimase ferito anche lo stesso Girolamo, per alcuni anni è stato il reggente del clan Moccia prima dell’ingresso del clan della 167 di via Colombo. L’ex moglie di Scafuro Antonietta Santoro, arrestata nel blitz dei carabinieri ad aprile di quest’anno, è la compagna del boss degli Amato-Pagano, Giuseppe Monferegolo.
Domenico Acunzi
Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2022 - 07:53