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Al carcere di santa Maria Capua Vetere arriva l’acqua dopo 26 anni

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Dopo 26 anni è stata ripristinata la condotta che porta acqua corrente nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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L’annuncio nel corso di una conferenza stampa convocata anche per lanciare progetti che prevedono l’apertura di un canile, di su ospedale veterinario e l’attivazione di nuovi corsi per i detenuti.

“Oggi con immenso piacere – ha detto Stefano Graziano, parlamentare del Pd – ho visitato la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere perché dopo 26 anni è stata ripristinata la condotta dell’acqua, grazie a un finanziamento ottenuto a seguito di un mio emendamento alla finanziaria del 2015.

Inoltre, sono felice di annunciare che finalmente a breve inizierà la progettazione per la realizzazione nella casa circondariale dell’ospedale provinciale veterinario di Caserta. Questa è una battaglia che ho condotto da consigliere regionale e che rappresenta sicuramente un’occasione di crescita sociale e culturale per il territorio”.

I detenuti saranno chiamati a partecipare alla cura degli animali e alle attività ospedaliere, ovviamente dopo un periodo di formazione.

“I lavori del presidio veterinario inizieranno nei primi mesi del 2023 – assicura il direttore generale dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti – e costeranno poco più di tre milioni di euro, divisi al 50% tra Asl e Regione. Sarà un presidio con due sale operatorie, box all’esterno per la riabilitazione e un centro per il recupero della fauna selvatica. E’ un progetto importante dal punto di vista sociale perché servirà davvero a recuperare tanti detenuti”.

C’è poi il progetto del canile municipale, che sarà realizzato da Comune di Santa Maria Capua Vetere e Regione. Soddisfatto il sindaco Mirra, secondo cui “entrambi i progetti sono fondamentali per la loro straordinaria valenza rieducativa”.

“Quello di strutture interne al carcere per curare gli animali è un sogno che si avvera” dice il direttore del carcere Donatella Rotundo, che da quando si è insediata, nel settembre 2021, ha dato una svolta al carcere, noto solo per le violenze e i problemi idrici, facendo rete con le altre istituzioni territoriali e realizzando laboratori di sartoria, di dolci e altre iniziative di concreto rilancio.


Articolo pubblicato il giorno 21 Dicembre 2022 - 18:41


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