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Afragola, i rapinatori stavano fuggendo al Nord. Le intercettazioni

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Stavano per scappare al Nord Italia perchè temevano “punizioni” da parte del clan Bizzarro Barbato di Afragola i sei  rapinatori violenti fermati ieri dai carabinieri con un decreto della Dda di napoli.

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Sono gli autori di tre rapine in altrettante tabaccherie per un bottino di circa 50mila euro, e due tentate rapine ai danni di una farmacia e un supermercato, fallite per solo la presenza dei carabinieri. (sono quelli accertati): ma ne avrebbero commesso degli altri. Sono tutti originari del rione Salicelle e oggi compariranno davanti al gip per l’udienza di convalida.

Si tratta di Gioacchino Cornacchia (20 anni), Gioacchino D’Angelo (35 anni), Davide Cositore (22 anni), Aniello Piscolo (21 anni), Ferdinando Caccavale (21 anni) e Francesco Capasso (33 anni). A loro carico accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate e detenzione e porto abusivo di armi.

I sei banditi, avevano debiti contratti con gli affiliati al clan Bizzarro Barbato- come riporta Il Mattino- avevano deciso di scappare in Emilia Romagna.

Le intercettazioni: “Fratè metti soldi da parte per il carcere”

dalle intercettazioni allegate al decreto di fermo di legge che uno degli arrestati dice al telefono: “Fratè! Mangiati i soldi, spendili, fanne quello che vuoi, ma metti da parte qualcosa per il carcere”. L’altro risponde: “Io in carcere non ci vado, ma se capita, me lo faccio e zitto. Quanto saranno? Cinque anni? E che cosa sono”.

 

(nella foto a partire da sinistra Gioacchino Cornacchia, Davide Cositore, Ferdinando Cositore, Aniello Piscopo, Francesco Capasso, Gioacchino D’Angelo)


Articolo pubblicato il giorno 5 Dicembre 2022 - 09:01


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