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A Scampia ‘Tracer’: memoria storica sull’olocausto rom

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A Scampia ‘Tracer’: memoria storica sull’olocausto rom. Il progetto finanziato dalla Commissione europea si realizza a Napoli, Bologna, Firenze , in Polonia e in Portogallo.

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Raccontare il Porrajmos, lโ€™olocausto del popolo rom, dalla prospettiva di chi lo ha subito: appare quanto mai necessario anche per riattualizzare i temi e i processi culturali che hanno portato ai terribili stermini provando ad inquadrare lโ€™attuale situazione di forte emarginazione e discriminazione che ancora subiscono le comunitร  rom a livello nazionale ed europeo.

Questo รจ lโ€™obiettivo del progetto europeo Tracer Transformative Roma Art and Culture for European Remembrance รจ un progetto di ricerca-azione di storia collettiva e di costruzione comunitaria della memoria dellโ€™olocausto delle minoranze Sinte e Rom in Italia e in Europa. รˆ progetto finanziato nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) della Commissione Europea. Il progetto si realizza in Italia nelle cittร  di Napoli, Bologna e Firenze, in Portogallo (Braga e Figueira da Foz) e Polonia (Cracovia).

Il 9 dicembre alle ore 10 si terrร  lโ€™evento di presentazione del progetto negli spazi del Centro culturale e gastronomico Chikรน. Dopo i saluti dellโ€™associazione โ€œChi rom eโ€ฆchi noโ€ sono previsti lโ€™intervento della professoressa Maria Teresa Tagliaventi Universitร  di Bologna – Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” e la Masterclass di Luca Bravi Universitร  degli Studi di Firenze โ€“ Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia

A seguire ci sarรฒ la condivisione del percorso di ricerca-azione con il gruppo dei giovani rom e non in qualitร  di partecipanti/ricercatori del gruppo Napoli con le domande e il confronto con i partecipanti. A seguire il pranzo a cura de La Kumpania impresa sociale.

โ€œIl viaggio nelle memorie personali, familiari, collettive allโ€™interno di comunitร  rom direttamente o indirettamente coinvolte nella tragedia dellโ€™Olocausto โ€“ dichiara Emma Ferulano di Chi rom eโ€ฆchi noโ€ – sarร  un importante gancio storico per far comprendere soprattutto ai giovani rom e non rom, le radici profonde delle discriminazioni etniche, razziali, sociali, e le relative politiche di esclusione che ne sono derivate nel corso dei decenni. Il progetto servirร  ad attivare una maggiore consapevolezza per leggere il presente, e sarร  anche una occasione unica, attraverso il viaggio vero e proprio nei campi in Polonia, per favorire lo scambio, lโ€™incontro e il confronto con altri giovani provenienti da tutta Europa.โ€

Il progetto prevede la partecipazione dellโ€™ Universitร  di Bologna – Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” , in qualitร  di soggetto responsabile e come partner a Napoli dellโ€™ Associazione Chi Rom eโ€ฆchi no; a Firenze dellโ€™ Universitร  degli Studi di Firenze โ€“ Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia e della Cooperativa CAT (Centro di Animazione Triccheballacche); a Bologna Cooperativa Opengroup; in Polonia della Stowarzyszenie Romow contro Polsce; in Portogallo della Ribaltambiรงรฃo – Associaรงรฃo para a Igualdade de Gรฉnero nas Comunidades Ciganas, Figueira da Foz Portogallo; e ancora dellโ€™Alto Comissariado para as Migraรงรตes (ACM) e infine del Centro di Ricerca sull’Educazione (CIEd) – Istituto di Educazione dell’Universitร  del Minho , Braga- Portogallo.


Articolo pubblicato il giorno 7 Dicembre 2022 - 16:39


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