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30 sindaci di luoghi di eccidi aderiscono alla Rete dei Comuni dell’Associazione Monte Carmignano di Caiazzo

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30 sindaci di luoghi di eccidi aderiscono alla Rete dei Comuni dell’Associazione Monte Carmignano di Caiazzo.

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Trenta sindaci di Comuni del Casertano che in passato sono stati luoghi di eccidi nazisti, in gran parte oscurati o dimenticati, hanno firmato a Caserta – presso il Real Sito di San Leucio – un protocollo di intesa che porterà alla nascita di una “Costituzione della Rete dei Comuni della Provincia di Caserta, per non dimenticare le stragi nazifasciste nell’ottica della Riconciliazione Italo-Tedesca in un’Europa unita”.

A organizzare l’evento, frutto di un lungo lavoro di ricerca, è stata l’«Associazione Monte Carmignano per l’Europa-Memoria e Riconciliazione», presieduta da Tommaso Sgueglia mentre l’ente «capofila» della rete è il Comune di Caiazzo guidato dal sindaco Stefano Giaquinto.

La firma è stata apposta in un momento solenne, ovvero alla chiusura delle attività del 2022 durante un convegno dal titolo «Dalla Carta di Verona alla Resa di Caserta», un progetto di ricerca che ha coinvolto le classi di 6 istituti scolastici della provincia di Caserta con i loro dirigenti e docenti i quali hanno illustrato i propri elaborati. Tra questo un video dove alcuni studenti si sono improvvisati «investigatori» per chiarire alcuni aspetti della «Resa di Caserta», ovvero lo «Strumento di resa locale delle forze tedesche e delle altre forze poste sotto il comando o il controllo del Comando Tedesco Sud-ovest» firmato alla Reggia Vanvitelliana di Caserta il 29 aprile 1945, atto formale e conclusivo che sancì la fine della Rsi.

Una resa che, secondo alcune ricerche storiche, fu formalizzata nella sala «Astrea» della Reggia di Caserta dove però non esiste un «percorso della memoria» come hanno auspicato alcuni dei relatori intervenuti, tra cui l’assessore Enzo Battarra (in rappresentanza del sindaco del Comune di Caserta, Carlo Marino) e il professore ordinario di Storia contemporanea Unimol, Gianni Cerchia.

Il protocollo di intesa è stato sottoscritto anche dall’Anci presieduta dal sindaco di Caserta, rappresentato nell’occasione dal sindaco di Piana di Monte Verna, Stefano Lombardo (coordinatore Anci Giovani Campania). Presente anche il magistrato Paolo Albano, che fu il pubblico ministero del processo per la strage di Monte Carmignano del 13 ottobre del 1943.

Il recupero della memoria inizierà solo 45 anni dopo, in seguito alle ricerche di Joseph Agnone negli Stati Uniti ed al successivo processo istituito presso la Corte di Assise di Maria Capua Vetere che nel 1994 condannò all’ergastolo il tenente e il sottufficiale della Wehrmacht, Emden e Schuster.

“Ci siamo resi conto che in questi anni poco si conosceva della Resa di Caserta – ha spiegato il presidente dell’associazione Monte Carmignano, Tommaso Sgueglia – da qui è nato il progetto per recuperare la memoria e far emergere tanti eccidi quasi oscurati, avvenuti in Terra di Lavoro. Si tratta di coltivare la memoria, anche grazie alle produzioni che hanno presentato gli studenti e che daranno il via nei prossimi mesi ad un vero e proprio laboratorio su questa tematica”.

Un’attività documentale certosina, quella avviata dall’associazione Monte Carmignano per far affiorare i tanti crimini nazifascisti avvenuti sul territorio casertano coinvolgendo esperti e storici della materia.

“La strage di Caiazzo fu completamente dimenticata – ha spiegato il professor Cerchia – ma la riscopriamo perché capitato per caso nel corso di una ricerca dell’italoamericano Joseph Agnone. Una sentenza, quella della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, che fa scoprire alla magistratura militare un armadio ubicato nei sotterranei degli uffici dove erano occultati diversi atti riguardanti stragi naziste”.

Nel corso dell’assise sono seguiti gli interventi di Lutz Klinkhammer – Vice direttore Istituto Storico Germanico di Roma); del professore e storico Andrea D’Onofrio (Ateneo Federico II); dello storico Giuseppe Angelone e del saggista e storico Antimo Della Valle. Presenti gli studenti degli istituti che hanno aderito e partecipato al progetto di ricerca con i loro referenti e dirigenti: Istituto Comprensivo A.A. Caiatino (Silvana Santagata); Istituto Comprensivo Alvignano (Aida Cortese); Liceo «Pietro Giannone» – Caserta e Caiazzo (Marina Campanile) Istituto Comprensivo «Pascoli-Moro» – Casagiove (Teresa Luongo) Liceo Scientifico «Federico Quercia» – Marcianise (Diamante Marotta).


Articolo pubblicato il giorno 14 Dicembre 2022 - 20:30


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