E’ stato un video girato di nascosto da una ragazzina di appena nove anni a fare emergere le violenze che avvenivano nel noto istituto religioso Santa Maria della Provvidenza di Casamicciola.
Soprusi che hanno condotto in carcere, per avere picchiato un bimbo di quattro anni, suor Marie Georgette Rahasimalala, 55 anni, originaria del Madagascar. I carabinieri dell’isola con i magistrati della sezione “fasce deboli” della Procura di Napoli (sostituto procuratore Monica Campese e il procuratore aggiunto Raffaello Falcone) le contestano il reato di violenza sui minori in forma aggravata.
A differenze delle altre tre consorelle indagate, raggiunte da un divieto di dimora in Campania, lei è stata rintracciata solo grazie alla geolocalizzazione del telefono: si era resa irreperibile e l’hanno trovata a Roma. La vicenda ha destato grandissimo scalpore e molte reazioni sull’isola. La struttura ha ospitato negli anni centinaia di bambini e ragazzi.
La stessa madre superiora, Angela De Bonis, 81enne di Qualiano, godeva di grande considerazione e negli oltre 25 anni di permanenza ha ricevuto molti attestati di benemerenza. Suor Maria Georgette svolgeva servizio in mensa come anche Noeline Razanadraozy, 51 anni, anche lei del Madagascar. Alice Albaracin, quasi 48 anni, delle Filippine, si occupava invece del doposcuola.
A dispetto della misura cautelare meno afflittiva, anche loro tre sono ritenute colpevoli al pari della suora finita nel carcere di Pozzuoli: sono accusate, tra l’altro, di avere costretto i ragazzini che avevano ripreso le botte a cancellare i video registrati con i loro cellulari. Le indagini sono scattate lo scorso luglio, dopo una segnalazione. Il materiale probatorio raccolto, sottolineano gli investigatori, è particolarmente significativo: le immagini sono eloquenti.
I video mostrano chiaramente la suora arrestata che schiaffeggia e tira più volte con forza i capelli al bimbo di quattro anni. Lui piange e si dispera. Tutto avviene davanti agli altri bambini che urlano “lascialo stare, è solo un bambino”, per indurla a smettere. Ma lei schiaffeggia anche il fratello della piccola vittima, che ha otto anni, intervenuto per difenderlo, facendolo sanguinare dal naso.
Finora le vittime accertate sono due, ma le indagini, che durano da quattro mesi, proseguono. I militari, coordinati dal capitano Tiziano Laganà, che dirige la compagnia di Ischia, hanno ascoltato in “modalità protetta” i bambini, insieme con i magistrati della IV sezione. Sono stati riferiti tirate di capelli, schiaffi alla nuca, calci, ciabattate sulle mani.
I reati sono contestati nella forma aggravata, per avere abusato della condizione di inferiorità fisica e psichica determinata dall’età delle vittime e anche perché commessi in un istituto di educazione e formazione. Il vescovo di Ischia, Gennaro Pascarella, esprime “sconcerto” per l’accaduto.
L’ex sindaco di Casamicciola, Giovanbattista Castagna, sostiene di aver sempre constatato “un clima sereno” nella struttura, stimata da molti. Ma sui social c’è chi scrive che, al contrario, i comportamenti di alcune delle suore fossero fin troppo noti.
Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2022 - 20:25 / di Cronache della Campania