La Fiom non ha sottoscritto l’intesa per l’uscita anticipata di 130 lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), e di 30 della Pcma in forza nella stessa fabbrica automobilistica.
Stellantis, a Pomigliano la Fiom dice no a uscite anticipate
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Lo rendono noto dalla segreteria provinciale del sindacato. L’azienda ha annunciato che le attività del reparto affidabilità dello stabilimento di Pomigliano d’Arco saranno dismesse dal 1° dicembre. A partire dalla stessa data i lavoratori del reparto logistico di Nola saranno ritrasferiti nella fabbrica lasciata 14 anni fa.
“Le motivazioni dei trasferimenti dei lavoratori dall’affidabilità e dal reparto di Nola – spiegano i metalmeccanici della Cgil – sono sicuramente finalizzate a recuperare personale da impiegare nei reparti e permettere di implementare il doppio turno per la produzione del modello Alfa Romeo Tonale”.
“E’ per questo che ci è sembrato inaccettabile un accordo che prevede ulteriori uscite anticipate. Lanciamo un modello in tutto il mondo e anziché assumere nuovo personale, ci viene proposto un ulteriore accordo di fuoriuscita: a Pomigliano siamo arrivati a tre con un saldo negativo di circa 500 lavoratori”.
Dismissione reparto affidabilità, sindacalisti Fiom: “Inaccettabile”
Secondo i sindacalisti della Fiom, la dismissione del reparto affidabilità “è inaccettabile”. “Oltre ad essere un reparto di eccellenza – proseguono – ha garantito negli anni anche la collocazione di numerosi dipendenti con ridotte capacità lavorative, che ora si andranno ad aggiungere a quelli già numerosi non collocabili o in attesa”.
Diverso, invece, il commento sul trasferimento degli operai da Nola: “Una scelta comprensibile e motivata dal processo di riduzione di costi – concludono dalla Fiom – ma che sancisce, inequivocabilmente, che la decisione presa 14 anni fa era una chiara discriminazione nei confronti dei lavoratori più sindacalizzati”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Novembre 2022 - 09:35