Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha anticipato la trasferta di Bergamo di domani contro l’Atalanta in conferenza stampa, match valido per la 13esima giornata di campionato.
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“I rischi sono tanti, il nostro avversario si chiama Atalanta che significa buoni calciatori che determinano un grande collettivo – ha detto il tecnico di Certaldo -. Ci vorrà la consapevolezza di essere una squadra forte anche se da Anfield siamo usciti con la certezza di essere qualcosa. Ci vorranno qualità e forza fisica, Gasp è un veterano ‘terribile'”.
“L’entusiasmo si gestisce da solo, ci serve, ne eravamo alla ricerca sin dal mio arrivo – prosegue -. Il vantaggio di essere allenatore e calciatore del Napoli è che qui si possono fare cose che vanno oltre il talento, ci sono una passione e un affetto così smisurati che determinano anche le scelte che fai dentro le partite. I calciatori importanti sanno benissimo che, avendo più qualità, sono quelli che possono dare più felicità ai tifosi e sono sicuro che troveranno delle soluzioni per spingersi sempre più in là”.
“Il rispetto bisogna prenderselo quando sia affrontano partite di un certo livello e i ragazzi sono stati bravi a pretenderlo – sottolinea il tecnico a proposito dell’ultima sfida di Champions – Avevo un certo timore della gara di Anfield, il Liverpool è una di quelle squadre che osservi per avere un’idea di dove sta andando il calcio. Bergamo è un altro test che assomiglia molto a quello perché serve a confermare di aver fatto dei passi in avanti importanti. Ma sono abbastanza tranquillo, la squadra si è allenata bene e abbiamo tutti calciatori adatti a vestire la maglia del Napoli e a giocare qui”.
“La cosa più importante che ho visto dopo la partita di martedì è che, nonostante il passaggio del turno col primo posto, la squadra c’era rimasta male per la sconfitta – ha rivelato -. Nessuno aveva voglia di festeggiare la bellezza del traguardo raggiunto e questo perché sentono di poter arrivare a valere quanto gli avversari che avevano davanti, questo è un valore importante”.
“Chi preferirei evitare in Champions? È un giochino sbagliato, perché devi avere la convinzione di avere delle qualità da mettere dentro la partita, devi pensare sempre che dipende dalla forza che hai. Non vogliamo giocare partite più facili ma partite difficili e avere la forza per affrontarle”, ha detto invece in merito al sorteggio di lunedì.
“La sosta per i Mondiali? Non la temiamo perché abbiamo una squadra sana. Per essere professionisti al 100% bisogna avere anche un comportamento corretto fuori dal campo e noi abbiamo molti calciatori che sono allenatori di se stessi”, ha aggiunto ancora.
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