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Serie A, Napoli è la seconda squadra più internazionale del campionato

Secondo un’analisi di Preply sulle nazionalità dei calciatori di Serie A, sul podio delle squadre con più nazionalità c’è il Torino (con 19 nazionalità differenti), seguito da Napoli e Udinese (18) e infine sull’ultimo gradino Hellas Verona, Milan, Salernitana e Spezia (17).

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Le squadre con maggiore presenza di talenti italiani sono Monza (27 giocatori di nazionalità italiana), Empoli (17) e Cremonese (16). Francia, Argentina e Brasile le nazioni da cui provengono la maggior parte dei calciatori stranieri nel campionato italiano.

Negli ultimi decenni il mondo del calcio ha conosciuto forti cambiamenti. Anche il campionato italiano si è evoluto, con la presenza sempre più forte di calciatori provenienti dall’estero.

Preply – la piattaforma globale di apprendimento delle lingue che mette in contatto oltre 20.000 insegnanti con decine di migliaia di studenti in tutto il mondo – ha realizzato un’analisi per individuare le squadre più internazionali della Serie A.

Nel campionato di Serie A 2022/2023 sono presenti 605 giocatori appartenenti a 69 nazionalità differenti. Esclusa l’Italia – da cui provengono 240 calciatori – le più diffuse sono Francia (33), Argentina (22), Brasile (21) e Polonia (20).

Classifica delle squadre più internazionali

Uno spogliatoio multietnico offre opportunità di scambio e confronto, oltre ad essere modello di inclusività. Dalla ricerca di Preply è emerso come il primato per la squadra con più nazionalità vada al Torino, che vanta ben 19 nazionalità. Argento per Napoli e Udinese, pari merito a quota 18, e terzo posto ex aequo per Hellas Verona, Milan, Salernitana e Spezia, 17. Ultimi posti per Monza, Fiorentina e Juventus, rispettivamente a 11, 10 e 9.

Classifica delle squadre con maggiore presenza di talenti italiani

A guidare la classifica delle squadre con maggiore presenza di calciatori italiani è il Monza, che ne conta 27. La neo arrivata in Serie A, che detiene una formazione tricolore da sempre, punta tutto sul talento dei connazionali. Appena sotto la vetta, l’Empoli, con 17 giocatori. Terza classificata la Cremonese, a quota 16. Nelle ultime posizioni invece Milan e Torino, entrambe a quota 6, e l’Udinese, fanalino di coda con soli 5 giocatori.

Da quale bacino attinge il campionato italiano

L’Europa risulta il principale bacino di provenienza del campionato italiano con 481 calciatori, seguita dall’America (66) – in particolare Argentina e Brasile. L’Africa (48) è trainata da Nigeria, Senegal, Ghana, Camerun e Costa d’Avorio. Solo 7 giocatori per l’Asia, manchevole di una tradizione calcistica forte. Ultimo posto per l’Oceania, che ha portato in Serie A solo 3 giocatori: 2 provenienti dalla Nuova Zelanda (Liberato Cacace e Matt Garbett) e 1 dall’Australia (Ajdin Hrustic).

I nomi dei calciatori più difficili da pronunciare

La presenza di giocatori internazionali inevitabilmente porta con sé qualche piccola difficoltà linguistica, soprattutto per i telecronisti sportivi, che talvolta devono confrontarsi con nomi molto difficili da pronunciare. Tra questi figurano nomi di origine nordica, come quello del danese Christian Gytkjær, attaccante del Monza, e del norvegese Kristian Thorstvedt, centrocampista del Sassuolo. Di difficile pronuncia anche Wojciech Szczęsny, portiere della Juventus, e Krzysztof Piątek, attaccante della Salernitana, entrambi di origine polacca. Il più complicato, però, sembra essere Khvicha Kvaratskhelia, giocatore georgiano attaccante del Napoli.

Chi è Preply

Preply è una piattaforma per l’apprendimento delle lingue online, che mette in contatto più di 32.000 insegnanti per 50 lingue con centinaia di migliaia di studenti in 180 Paesi in tutto il mondo. Grazie al matching tra studente e insegnante, suggerito da un algoritmo di machine-learning, il docente selezionato è in grado di creare piani di lezioni personalizzati sulla base del budget, della disponibilità e delle conoscenze pregresse dello studente. Preply è stata fondata nel 2012 da Kirill Bigai, Serge Lukyanov e Dmytro Voloshyn, tutti e tre di origini ucraine. Oggi l’azienda ha sede negli Stati Uniti ma conta oltre 400 dipendenti di 58 diverse nazionalità in 30 paesi tra Europa, USA, Africa, Asia e America Latina.


Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2022 - 10:40



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