Nuove possibili piogge domani mattina e mercoledì pomeriggio a Ischia, l’isola campana più colpita dal maltempo che ha interessato il Centrosud, provocando a Casamicciola una frana con otto vittime recuperate e 4 dispersi.
Il maltempo non dovrebbe riguardare solo la Campania, la regione finora più interessata dalla perturbazione di origine atlantica, ma anche, con piogge intense, la Sicilia e parte della Sardegna.
All’origine delle violente precipitazioni “è sia la temperatura più alta del mare, sia l’anomala conformazione di queste perturbazioni autunnali”, ha detto Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, aggiungendo che anche mercoledì pomeriggio Ischia (dove sono caduti 51 millimetri in una sola ora e 126 millemetri in sei ore, pari alla pioggia che normalmente a novembre si registra nell’isola in due mesi) potrebbe essere interessata dalle precipitazioni, assieme a Calabria, Sicilia e alla Puglia nel Salento.
“Per avere una pausa dal maltempo, sia nelle isole campane che in tutte le regioni del meridione – ha sottolineato – bisognerà aspettare la mattina di giovedì”. Il maltempo, infatti, si farà sentire anche nella notte tra martedì e mercoledì, in particolare in Sicilia e nella Calabria ionica, con temporali, venti molto forti di Scirocco e Levante e possibili mareggiate.
A causare le forti precipitazioni è stata, secondo l’esperto, la temperatura più elevata del mare e la particolare conformazione della perturbazione. “Normalmente a novembre – osserva – le perturbazioni autunnali atlantiche colpiscono il Nord, ma questa volta, la presenza dell’alta pressione sulla Spagna ha fatto scivolare la perturbazione scivolare verso Sud”.
Il fronte di bassa pressione, poi, passando sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno, “più caldi di un grado rispetto alla norma, si è caricato di umidità ed energia. Questa massa d’aria calda si è scontrata con l’aria fredda in quota e il gradiente termico ha fatto scaricare le piogge con violenza al suolo”.
Questi fenomeni hanno anche trovato condizioni favorevoli al loro innesco “nel record di temperature delle ultime settimane, con un ottobre piuttosto caldo e senza precipitazioni”. Secondo il direttore del Consorzio Lamma-Cnr, servono interventi urgenti contro questi fenomeni estremi e il conseguente dissesto idrogeologico, ma occorre anche “una diversa percezione del rischio.
Noi cittadini dobbiamo sapere se viviamo in una zona a rischio idrogeologico o sismico, per contribuire, adottando uno stile di vita consono, a risolvere queste problematiche”.
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