Pagelle Napoli Udinese: gli azzurri conquistano l’undicesima vittoria di fila in campionato. Queste le pagelle degli uomini di Spalletti.
Pagelle Napoli Udinese: Kim, l’errore che non ti aspetti
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Meret: 6,5. Subito protagonista con una gran parata su Deulofeu, non può nulla sulle conclusioni di Nestorovski e Samardzic che riaprono solo momentaneamente la gara.
Di Lorenzo: 6,5. Il capitano del Napoli è fondamentale in una serie di chiusure in area ed è molto bravo a contenere un cliente insidioso come Pereyra.
Kim: 5,5. Meno brillante del solito con un cliente scomodo come Beto, che però non riesce mai ad insidiare Meret. Nel finale disattenzione da incubo che permette all’Udinese di riaprire la gara.
Juan Jesus: 6. Fa buona guardia sui palloni aerei, qualche volta in affanno nelle ripartenze veloci dell’Udinese, che lo costringono anche in un’occasione ad un fallo da ammonizione (dal 60′ Ostigard: 6).
Olivera: 6,5. Primo tempo di grande attenzione e buone scelte in fase di impostazione. Vince tutti i contrasti (dal 45′ Mario Rui: 6).
Pagelle Napoli Udinese: Anguissa domina, Zielinski a giro
Anguissa: 7. Una montagna a centrocampo, apre il campo con una filtrante perfetto per Elmas che chiude poi con il terzo gol.
Lobotka: 7. E’ dappertutto e spesso scende addirittura a chiudere come centrale di difesa in alcune fasi del gioco. Chiude la gara con la solita precisione nelle scelte.
Zielinski: 7. Disegna una parabola d’autore per il gol del raddoppio in un momento delicato della gara (dal 67′ Ndombele: 6).
Lozano: 7. E’ il meno coinvolto nel tridente d’attacco ma ogni volta che ha il pallone crea pericoli per la difesa friulana. Suo l’assist per il raddoppio di Zielinski (dal 60′ Politano: 6).
Osimhen: 7,5. Una furia, fa venire il mal di testa a Bijol e Perez che prima beffa di testa e poi batte di fisico lanciando l’azione del raddoppio. Cala nella ripresa a risultato (che poi scopriremo solo apparentemente) acquisito.
Elmas: 7,5. Spalletti gli dà ancora fiducia dopo Bergamo e lui la ricambia alla grande. Traversone al bacio per la testa di Osimhen, il terzo gol è una perla per il dribbling, il tocco di suola e la conclusione sul primo palo.
