Accertamenti tecnici irripetibili per il 23enne moldavo accusato dell’omicidio di Francesca Compagnone, 28 anni di Teano, consumatosi la notte del 26 ottobre nella villetta a Riardo di proprietà della famiglia della ragazza.
E’ quanto richiesto dai Sostituti Procuratori Nicola Camerlingo e Gionata Fiore della Procura di Santa Maria Capua Vetere che continuano a muoversi nell’alveo dell’imputazione del 23enne moldavo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dall’aver commesso il fatto su una persona con la quale era in corso una relazione sentimentale.
Nei prossimi giorni il ragazzo indagato, assistito dagli avvocati Carla Di Stasio e Gaetano La Milza, verrà sottoposto ad accertamenti tecnici irripetibili a cura del Racis (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) di Roma.
La tesi della tragica fatalità legata alla morte della 28 enne di Teano non ha mai convinto la Procura.
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