Ex Ilva: scatta da oggi la sospensione di 145 imprese. Da oggi 145 imprese appaltatrici di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, sono fuori dalla fabbrica a Taranto.
Sospese sino al 16 gennaio. E con loro, gli ordini in corso e il personale dipendente.
Ancora oggi buona parte delle imprese sospese, tra le quali ci sono 43 di Taranto, saranno in fabbrica perché c’è da ultimare lo smontaggio dei cantieri chiesto dall’ex Ilva, ma da domani lo stop sarà effettivo e reale per tutte le aziende. E si aprira’, molto probabilmente, il capitolo della nuova cassa integrazione e si cominceranno a valutare meglio i numeri e le conseguenze concrete di questa decisione dell’ex Ilva.
Una stima indica in circa 2 mila il numero dei lavoratori interessati. Ma per Taranto bisogna aggiungere alle 43 imprese sospese anche le restanti 102, della Puglia e delle altre regioni, fermate da Acciaierie d’Italia.
Centodue aziende che, avendo base altrove, utilizzavano imprese e personale di Taranto. La sospensione delle aziende esterne, comunicata da Acciaierie d’Italia tra venerdì e sabato, è motivata dalla società committente con “sopraggiunte e ulteriori circostanze”.
Fonti sindacali confermano ad AGI che stamattina “non ci sono proteste e sit in davanti alla portinerie imprese del siderurgico e la stragrande maggioranza degli operai è entrata. Anche perché le imprese sospese devono portar via le attrezzature e smontare i cantieri.
Il problema non è oggi ma domani”.“Ci sono però lavoratori – aggiungono le fonti sindacali – che hanno già ricevuto le sospensioni”. Questa mattina, intanto, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm incontreranno i parlamentari di tutti gli schieramenti nella sede della Camera di Commercio di Taranto. Si farà un punto sull’ex Ilva. Che coincide con la sospensione delle imprese ma in realtà è stato programmato già all’inizio del mese.
E oggi alle 13.30 in Confindustria Taranto riunione di consiglio di presidenza, delle imprese dell’indotto e della sezione metalmeccanica. Ci sarà anche Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia.
La riunione, scrive il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, nella convocazione, è “sulle recenti questioni attinenti le imprese dell’indotto siderurgico per acquisire dalle stesse ogni elemento utile”.
E sempre oggi dovrebbe partire la lettera dei vertici nazionali di Fim, Fiom e Uilm verso i ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy, ex Sviluppo economico) e Marina Calderone (Lavoro). I sindacati nazionali chiederanno ai due ministri di riprendere sollecitamente il dossier ex Ilva.
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