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Costiera Amalfitana: le specialità da gustare durante le vacanze

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Molto spesso, quando si stila l’elenco delle bellezze della Costiera Amalfitana, si fa passare, quasi in secondo piano, il ricco patrimonio enogastronomico.

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Eppure, si sa che, quello articolato sulle bontà della Costiera Amalfitana, non è mai un classico ricettario, trattandosi di uno strabiliante concentrato di storie popolari, di tradizioni secolari, d’ingegni umani e di passione per la natura.

Partendo da una simile premessa, la guida odierna si propone di illustrare la vastità del patrimonio culinario, offrendo persino dei suggerimenti, circa le specialità da non perdere durante un eventuale soggiorno.

Detto questo, ha inizio un viaggio bellissimo che vi porterà a scoprire le bontà di Amalfi e dei comuni limitrofi.

Le alici di Cetara

Dopo una calda mattinata trascorsa in spiaggia, servirà sicuro un pranzo a regola d’arte. Se si guarda agli antipasti, viene difficile pensare a qualcosa meglio delle squisite alici di Cetara.

La cucina dei pescatori le vuole preparate in modo piuttosto semplice, con giusto un pizzico di sale e una leggera spremuta di limone.

Nel caso tu stia soggiornando ad Amalfi, ma ti stuzzica l’idea di gustare le alici di Cetara, sappi che delle aziende locali come http://www.dolcevitalimousine.com sono pronte ad accompagnarti nei migliori ristoranti, realizzando questo tuo desiderio.

Nella versione street food, le alici di Cetara vengono impanate, prima che alle stesse si vada ad aggiungere sale e limone. Lungo la Costiera Amalfitana, incontrerete sicuramente un mare di stand, dove poter testare le alici nella versione street food.

Gli scialatielli cozze e vongole

Passando ai primi piatti, l’eccellenza amalfitana sono gli scialatielli cozze e vongole. Una pasta peculiare che, come poche altre nel mondo, bilancia alla perfezione gli intensi profumi del mare.

Gli scialatielli nascono nel 1978 ad Amalfi, per mano dello chef campano Enrico Cosentino. Lo chef campano intuì che una pasta larga e di forma rettangolare, al posto dei normali spaghetti, avrebbe potuto meglio assorbire i succhi delle vongole ed il sugo dei pomodorini.

Con il nome assegnato alla pasta, lo chef Enrico Cosentino ha voluto fare un esplicito riferimento (forse un proprio omaggio) all’uso della padella e al gustoso incrocio che si crea nella stessa.

Gli spaghetti al limone

La Costiera Amalfitana pensa anche a chi non ama troppo i profumi del suo mare, e lo fa con l’alternativa degli spaghetti al limone.

Una ricetta popolare estiva che sembra essere tornata di moda, oggi apprezzata anche dai ristoranti di maggior prestigio.

Essendo una pasta fresca, buona ma anche tanto salutare, gli spaghetti al limone finiscono con il piacere, sia ai genitori che ai loro bambini.

Per avere degli ottimi spaghetti al limone, secondo quanto dichiarano gli chef amalfitani, è importante il rispetto di una serie di standard.

Fra questi standard qualitativi, spicca l’impiego della pasta di Gragnano IGP, la realizzazione di un condimento con il succo di limoni freschi ed il trasferimento finale della pasta in un tegame in terracotta.

La Pezzogna all’acqua pazza

Quando ad Amalfi si comincia a discutere di secondi piatti, il pensiero vola, all’istante, alla Pezzogna all’acqua pazza.

Ma cos’è la pezzogna? La pezzogna è un pesce, tanto simile alla triglia, che viene pescato soltanto nei fondali del Tirreno e nei dintorni della Costiera Amalfitana. La sua dolcezza è frutto di un alimentazione basata su gamberetti e su piccoli molluschi.

Per non disperdere i profumi originari, la pezzogna è servita in un tegame di terracotta, condita con i pomodorini, con le foglie di prezzemolo e con uno spicchietto d’aglio.

Il tocco finale a questo splendido piatto tradizionale sarà una delicata sfumatura di vino bianco, a quel sughetto venutosi a creare in padella.

L’ideale per sfumare la pezzogna sarebbe l’impiego della Falanghina di Amalfi.


Articolo pubblicato il giorno 4 Novembre 2022 - 10:32


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