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Caserta, soldi per lavori superbonus mai realizzati: 3 indagati

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Caserta, soldi per lavori superbonus mai realizzati: 3 indagati. Inchiesta della Procura di santa Maria Capua Vetere: sequestrati 17 milioni di euro dalla Guardia di Finanza

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Soldi per lavori di sisma bonus e superbonus 110% mai realizzati, sequestro di beni per tre soggetti.

La Guardia di Finanza di Caserta ha messo i sigilli a crediti d’imposta derivanti dalle agevolazioni delle due operazioni edilizie previste dallo Stato, per un valore complessivo di oltre 17,5 milioni di euro. La Procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando sui tre soggetti per indebita percezione di erogazioni pubbliche e indebita compensazione d’imposta.

Il provvedimento arriva al termine di un’attività dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, grazie alla quale è stato possibile accertare una serie di condotte illecite che sarebbero state commesse da un 73enne, in qualità di rappresentante legale di una società.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avvalendosi delle agevolazioni previste dai cosiddetti sisma bonus e superbonus110%, avrebbe ceduto, con l’opzione dello “sconto in fattura”, ad altra società, amministrata e legalmente rappresentata da un 60enne, crediti d’imposta fittizi per un importo totale di 17.541.315 euro, relativi a11’acquisto di unità immobiliari site in provincia di Benevento su cui sarebbero dovuti essere eseguiti lavori volti alla riduzione del rischio sismico, da realizzare con opere edili che prevedevano la demolizione e la ricostruzione.

Dalle indagini è emerso che il 73nne dapprima avrebbe falsificato le comunicazioni di cessione del credito d’imposta, facendo risultare l’avvenuta esecuzione dei lavori, avvalendosi a tal fine anche dell’aiuto di un professionista 56enne che avrebbe provveduto ad apporre sulle dichiarazioni il visto di conformità attestante la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta per gli interventi agevolabili.

Successivamente avrebbe provveduto a cedere i crediti così generati alla società effettiva beneficiaria e incaricata, peraltro, dell’esecuzione dei lavori di ricostruzione e demolizione che le indagini hanno consentito di appurare non essere stati in realtà eseguiti.


Articolo pubblicato il giorno 14 Novembre 2022 - 16:15


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