Camorra, Ponticelli sfila per le vittime innocenti. Assenti le Istituzioni. Leone (Libera Napoli): “Non dimentichiamo. Il quartiere è di persone perbene”
“Il messaggio è duplice. Il quartiere non dimentica quattro vittime innocenti e anche tutte le altre. E ancora di più dopo la sparatoria di ieri ribadiamo che la camorra deve andare via, non è il vostro quartiere, ma il nostro, delle persone perbene che ogni giorno scendono, studiano e lavorano. Via la camorra”.
Lo ha detto Pasquale Leone di Libera Napoli in occasione della marcia di oggi in onore delle vittime innocenti della strage di Ponticelli, quartiere di Napoli est.
L’appuntamento, molto partecipato da parte di ragazze e ragazzi, ha ricordato Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera, quattro dei sei uccisi, l’11 novembre 1989, nel guerra sanguinosa tra due clan di camorra.
Non è passata inosservata, in particolare all’indomani dell’agguato nel quale ieri proprio a Ponticelli un 48enne è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, l’assenza delle istituzioni: non hanno, infatti, preso parte all’iniziativa l’assessore alla comunale alla Polizia municipale e alla Legalità Antonio De Jesu e il questore Alessandro Giuliano.
“Laura Pausini cantava ‘La Solitudine’ ed è lo stesso clima che si respira oggi in piazza, la presenza istituzionale che ci attendevamo è stata completamente disattesa. Ci sono migliaia di ragazzi e sarebbe il caso che almeno in momenti del genere ci fosse una presenza istituzionale soprattutto all’indomani di una sparatoria avvenuta in pieno giorno davanti ad una scuola” ha affermato Mariano Di Palma, membro dell’Associazione Libera contro le mafie.
“Il sindaco, il prefetto sono tutti assenti. Facciamo un appello perchè siamo soli e abbandonati. Non ce la facciamo più. Qui si spara a tutte le ore. Tutti devono scendere in piazza, non vogliamo più morti ammazzati”. Lo dice Anna Ferrara dell’ Associazione Antiracket SOS Impresa.
“Stamattina registro l’entusiasmo dei ragazzi e le gride di disperazione degli adulti”, commenta Don Tonino Palmese della Fondazione Polis. Quello che chiedono “non è una presenza forte ma una presenza”, a dirlo è Alessandro Fucito, presidente della VI Municipalità. Il comune di Napoli ha 18 vigili in una municipalità di 22 km quadrati. Polizia e Carabinieri non riescono a garantire un controllo. Penso che a monte ci sia la scelta di aspettare che si ammazzino tra di loro e di fare un po’ di clamore quando una vittima innocente capita nel corso di una sparatoria”.
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