Il Tribunale del Riesame di Salerno, in parziale accoglimento dell’appello proposto dalla Procura salernitana, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini e degli arresti domiciliari nei confronti di una donna, indagati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso in relazione al clan Iannaco-Sorrentino denominato “i zi mast” o “quelli di San Lorenzo”, attivo nel comune di Sant’Egidio del Monte Albino, nonché numerosi reati quali estorsioni, detenzione e porto di armi e altro.
A uno dei tre destinatari della misura della custodia in carcere è contestato il ruolo di capo e promotore dell’associazione camorristica e numerose estorsioni. Per lui, come per gli altri due uomini, non erano stati ritenuti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza.
Nei confronti della donna era stata ritenuta l’insufficienza di indizi, ma il Tribunale del Riesame, confermando la mancanza di gravi indizi di colpevolezza in relazione alla partecipazione all’associazione camorristica, ha ritenuto sussistente la partecipazione a due episodi estorsivi. I provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale del Riesame di Salerno sono allo stato sospesi in attesa di eventuali impugnazioni davanti alla Corte di Cassazione.
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