Nellโambito di unโindagine coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, personale della Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nella mattinata odierna ha eseguito unโordinanza di custodia cautelare emessa dallโUfficio G.I.P. del Tribunale di Napoli a carico di Nicola Schiavone di 44 anni, nipote del boss Francesco Schiavone, Sandokan, e Alessandro Ucciero di 52.
Entrambe gravemente indiziati dei reati di associazione di tipo mafioso, fittizia intestazione di beni, riciclaggio ed autoriciclaggio, questi ultimi aggravati dalla finalitaฬ e modalitaฬ mafiose.
Il provvedimento, frutto delle attivitaฬ dโindagine coordinate dalla D.D.A di Napoli, eฬ indice dellโattivitaฬ del clan dei casalesi nella gestione degli appalti pubblici, di cui uno dei soggetti colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere, eฬ lo storico referente.
Questi, tra lโaltro, pubblicizzoฬ attraverso una telefonata anonima alla stampa, il suo ritorno sul territorio casertano dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel 2019.
Il predetto a seguito della scarcerazione, โconvocavaโ vari imprenditori considerati tutti, a vario titolo, soggetti che beneficiavano di un accordo economico criminale con il clan, ottenendo forniture di materiali edili o esecuzione di appalti pubblici, oppure soggetti che avevano usufruito di somme di denaro consegnate in passato e delle quali richiedeva la restituzione.
Inoltre, le attivitaฬ investigative hanno consentito di accertare la riconducibilitaฬ in capo allโindagato di una societaฬ attiva nel settore degli appalti pubblici che egli aveva fittiziamente intestato ad un prestanome pure colpito dalla misura cautelare.
La societaฬ costituita si occupava di lavori edili con la pubblica amministrazione mediante contratti di avvalimento non avendo attestazioni SOA, essendo lโazienda di nuova costituzione.
Articolo pubblicato il giorno 21 Novembre 2022 - 07:56