Gli operatori ecologici dipendenti del Consorzio Gema, dopo aver richiesto avanzamenti di livello e adeguamenti stipendiali, hanno deciso di incrociare le braccia in maniera autonoma appoggiati dal sindacato SiCobas, cioè senza alcuna concertazione con le altre organizzazioni sindacali.
All’alba del 29, si sono riuniti al cantiere e hanno scelto di procedere con uno sciopero finito al vaglio della Questura con un successivo stato di agitazione ad oltranza fino a che non sarà sbloccata la vertenza che parrebbe su alcuni punti una forzatura normativa oltre che essere inaccoglibile anche per le diffide nel 2021 dell’ATO al Comune di Arzano in materia di assunzione di personale.
Una vertenza che, com’è ormai ampiamente noto, sarebbe legata al non riconoscimento di una trentina di avanzamenti di livello, adeguamenti di livello e assunzioni padre-figlio. Intanto la città è immersa dai rifiuti e anche nella giornata odierna l’indifferenziato è rimasto a terra con il rischio igienico sanitario.
La Polizia locale avrebbe avviato una serie di verifiche per capire la legittimità o meno di quanto attuato con il rispetto del Capitolato di appalto. Intanto anche la Gema avrebbe avviato le procedure di denuncia per interruzione di pubblico servizio.
Domenico Acunzi
Articolo pubblicato il giorno 30 Novembre 2022 - 14:50 / di Cronache della Campania