Napoli. Oggi a 23 anni dalla sentenza di demolizione, è iniziato l’abbattimento della casa dell’attore napoletano Davide Marotta, noto al grande pubblico come Ciribiribì Kodak, che viveva con la madre 90enne disabile e il fratello.
Un ex rudere di fine Ottocento in via Cupa del Principe a Poggioreale. Inutile l’appello affidato ai social dall’attore nei giorni scorsi: all’alba le ruspe si sono messe in azione. Sul caso nei giorni scorsi ha preso posizione anche la politica.
Il consigliere regionale leghista, Severino Nappi
, oggi ha scritto sui social a corredo del video della demolizione: “Questa è la casa di Davide Marotta che viene abbattuta. Mandare per strada un’intera famiglia, con un’anziana disabile di quasi 90 anni, non è giustizia. Questa è una giustizia sorda al buonsenso, senza flessibilità, senza ragione. Non ci fermeremo. La nostra battaglia continua”.I ragazzi degli anni ’80 lo ricorderanno nei panni dell’alieno Ciribiribi che atterrava sulla Terra per scattare foto con i rullini di una nota marca, in tempi in cui il digitale era ancora una chimera.
Il refrain di quella pubblicità – “Ciribiribi Kodak” – è stato un tormentone che per anni ha segnato la carriera di Davide Marotta, attore partenopeo che si è fatto beffa della malattia da cui è affetto, il nanismo, e che nel suo curriculum può vantare partecipazioni anche con nomi importanti del cinema italiano e internazionale quali Matteo Garrone, Dario Argento
e Mel Gibson tra gli altri.Il nome di Marotta, che oggi ha 60 anni, è tornato alla ribalta a Napoli per una vicenda che nulla ha a che fare con lo spettacolo.
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