In periodo di caro-energia ha pensato di pagare quanto chiedevano i due rappresentati di una societa’ elettrica che si erano presentati nella sua abitazione, onde evitare guai peggiori.
Quando hanno suonato alla porta della casa di un pensionato 83enne di Parma gli avevano infatti mostrato delle bollette non pagate e, sotto minacce e raggiri, l’hanno convinto a versare 1.500 euro per risanare il tutto. I due addetti erano truffatori, ma questa volta il colpo non e’ andato a segno grazie ad un dipendente di banca.
Il pensionato, per pagare le finte bollette, e’ andato con uno dei due, una donna di 28 anni residente a Reggio Emilia, in banca. L’anziano, molto confuso, ha chiesto di prelevare il denaro per consegnarlo alla donna che, nel frattempo, si era presentata come nipote acquisita.
Il cassiere pero’ ha intuito subito tutto e ha chiamato i carabinieri, che hanno fermato la donna e il complice, un 25enne della provincia di Salerno, rimasto in auto fuori dall’agenzia bancaria. I due sono stati arrestati per tentata truffa in concorso.
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