Queste le ferite inferte al diciassettenne finito in pronto soccorso questa mattina a Napoli dopo un litigio che si sarebbe consumato all’interno dell’istituto Duca di Buonvicino tra due coetanei. Al momento la prognosi e’ ancora riservata perche’ i traumi generati dalle ferite potrebbero evolvere.
“Il ragazzo al momento e’ stabile – dice Fiorella Paladino, primario dell’Obi e del pronto soccorso del Cardarelli – si trova ancora in pronto soccorso in codice rosso e abbiamo completato tutta la parte diagnostica, oltre la prima fase terapeutica che ci serviva per stabilizzarlo. E’ ancora sotto stretta osservazione e non si puo’ dire fuori pericolo, nonostante non abbia mai perso conoscenza”.
“Conosciamo entrambi, la vittima e il presunto responsabile. Sono due bravi ragazzi, sono due diciassettenni che non hanno mai dato segni di aggressivita’, di indisciplina”.
Carmela Musello, preside dell’istituto Duca di Bonvicino nel quartiere di Miano a Napoli dove si e’ verificato l’accoltellamento di un adolescente ad opera di un coetaneo, parlando con i cronisti, ricostruisce la vicenda.
“Ci dispiace per tutti e due – premette – questo che ha commeso il reato e’ arrivato a scuola nostra questo anno da una paritaria e appartiene a una famiglia semplice ma perbene”.
Quello che e’ accaduto e’ un “fatto gravissimo, un accoltellamento da parte di un compagno nei confronti di un’altro. Sono due ragazzi di classi diverse per fatti che sono successi fuori scuola in serata”.
Il ragazzo accoltellato “ha perso sangue, ma non ha mai perso conoscenza”, ricorda il dirigente di istituto. “Stiamo lavorando con la polizia – conclude – ci dispiace anche per il padre dell’aggressore che piangeva poco fa qui. Non sappiamo quale motivazione abbia scatenato l’atto”.
“E’ l’ennesimo caso che avviene in una scuola. Avevamo già denunciato un accoltellamento nei mesi scorsi in una scuola a Melito e tanti altri episodi di violenza tra minori all’interno e nei pressi di istituti scolastici. Serve la videosorveglianza anche nelle scuole a rischio almeno negli spazi comuni e agli ingressi.
Alcuni genitori chiedono i metal detector perchè oramai sono troppi i ragazzini che girano armati soprattutto provenienti da famiglie criminali nelle quali inspiegabilmente viene consentito crescere e che vanno a scuola con coltelli, tirapugni o altri oggetti atti ad offendere. Non possiamo abbandonare le scolaresche, le famiglie e il corpo insegnante a se stessi”, così il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli sull’accoltellamento dello studente oggi a Miano.
Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2022 - 18:40