A Napoli un modello innovativo di recupero sociale, tutela ambientale e del patrimonio culturale: ripulita la spiaggia delle Monache e e in fondali marini di Posillipo.
Operazione di polizia ieri fatta grazie alla collaborazione e alla sinergia tra i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile – Marina Militare –MareNostrum Archeoclub D’Italia – Corpo Militare dell’Ordine di Malta – Istituzioni – tutti insieme nell’operazione di pulizia dei fondali marini e della spiaggia di Posillipo.
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Stefano Sorvino (Direttore Generale Arpa Campania): “La tutela dell’ambiente non è solo regole e controlli ma è anche partecipazione corale e corresponsabilizzazione, di motivazione, di integrazione, di coinvolgimento, di stile di vita, di comportamenti”.
Mentre i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile, oggi, pulivano con i volontari di Archeoclub D’Italia, la spiaggia delle Monache a Posillipo, i palombari della Marina Militare e i sub di MareNostrum raggiungevano i fondali marini per le operazioni di pulizia.
In campo il Corpo Militare dell’Ordine di Malta. Un modello innovativo do forte rete volontariato – istituzioni – associazioni culturali, messo in atto ed ideato da MareNostrum.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia che oggi ha indossato la muta, si è immerso per pulire i fondali marini) . “Oramai patrimonio ambientale e culturale non sono più due segmenti staccati. Ad esempio la spiaggia delle Monache di Posillipo è anche un sito geologico di notevole interesse completamente circondato dal tufo giallo napoletano dei Campi Flegrei. In questo modo diamo la possibilità ai ragazzi di conoscere gli ambienti che viviamo quotidianamente”.
Enza Amato (Presidente del Consiglio Comunale di Napoli) : “Una giornata davvero bella per Napoli. Archeoclub D’Italia è attiva da anni a tutela del nostro patrimonio. La tutela del mare è fondamentale. Come Amministrazione Comunale ci stiamo muovendo per migliorare la qualità dell’acqua in generale”.
Giuseppe Centomani (Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania) : “C’erano i nostri ragazzi come parte attiva. Un contesto sociale che deve essere contento della loro presenza e non se ne deve preoccupare”.
Mariano Barbi (Capitano del Corpo Militare dell’Ordine di Malta) : “Abbiamo fornito supporto sanitario schierando mezzi di terra e a mare”.
Tutti insieme: Marina Militare, Centro Giustizia Minorile, Circolo Savoia, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Arpa Campania, Comune di Napoli, Città Metropolitana, Asia, Archeoclub D’Italia, MareNostrum.
“La tutela dell’ambiente non è solo regole e controlli ma è anche partecipazione corale e corresponsabilizzazione, di motivazione, di integrazione, di coinvolgimento, di stile di vita, di comportamenti. Siamo fortunati di avere questo patrimonio ambientale con una ricchezza di valori naturalistici e paesaggistici di grande rilievo che va tutelato con le regole, preservandolo ma anche promuovendo iniziative che vedono l’impegno della cittadinanza, dei giovani”.
Lo ha affermato Stefano Sorvino, Direttore Generale dell’Arpa Campania, a margine delle operazioni di tutela di pulizia di una spiaggia simbolo di Napoli, quale quella delle Monache a Posillipo che ha visto insieme: Marina Militare, MareNostrum, Archeoclub D’Italia, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Centro di Giustizia Minorile della Campania, Comune di Napoli, Arpa Campania. Un’operazione che rientra nell’ampio programma di tutela ambientale messo in campo da Archeoclub D’Italia Nazionale.
“Una giornata davvero bella per Napoli. Archeoclub D’Italia è attiva da anni a tutela del nostro patrimonio. La tutela del mare è fondamentale. Come Amministrazione Comunale ci stiamo muovendo per migliorare la qualità dell’acqua in generale – ha dichiarato Enza Amato, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli – dunque del mare. In settimana abbiamo dato un importante segnale di attenzione”.
Un recupero ambientale che ha visto in campo, parte attiva, in spiaggia, proprio i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile che con entusiasmo hanno partecipato alle operazioni di pulizia sulla spiaggia delle Monache, a Posillipo.
“Il lavoro di oggi è un lavoro che incrocia diversi progetti della Giustizia Minorile con attori istituzionali come la Marina Militare e attori non istituzionali – ha dichiarato Giuseppe Centomani, Direttore del Centro di Giustizia Minorile della Campania – ma importanti come MareNostrum.
Tutti hanno l’obiettivo dello sviluppo di un’idea di cittadinanza attiva nei nostri ragazzi che spesso vengono da situazioni di disagio sociale, familiare, educativo. Dunque sono ragazzi che hanno bisogno di fare esperienze d partecipazione per far diventare la stessa partecipazione centrale nella propria vita che ha bisogno di riposizionarli in un contesto sociale che deve essere contento della loro presenza e non se ne deve preoccupare”.
Mondo del volontariato mobilitato da Archeoclub D’Italia e da MareNostrum a tutela del patrimonio ambientale sottomarino e non solo.
“Ragazzi del Centro di Giustizia Minorile, cittadini, Archeoclub, Marina Militare, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, istituzioni regionali e comunali, insieme a Napoli hanno dato vita ad un modello innovativo di integrazione sociale attraverso i valori del recupero, della tutela e della valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale.
Oramai patrimonio ambientale e culturale non sono più due segmenti staccati. Ad esempio la spiaggia delle Monache di Posillipo – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia che ieri ha indossato la muta e si è immerso per pulire i fondali marini di Posillipo – è anche un sito geologico di notevole interesse completamente circondato dal tufo giallo napoletano dei Campi Flegrei.
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In questo modo diamo la possibilità ai ragazzi di conoscere gli ambienti che viviamo quotidianamente. MareNostrum che è la struttura specializzata di Archeoclub D’Italia in attività a tutela del patrimonio culturale sottomarino e lacustre, conta molto su tale tipologia di attività con il coimvolgimento diretto dei giovani. Chiamiamo i giovani alla partecipazione al mondo del volontariato per avere un futuro migliore e mettere in campo capacità creative”.
“La Marina Militare, oltre ai compiti istituzionali di tutela e di difesa dei confini marittimi della nazione, partecipa da sempre a numerose attività che hanno un risvolto nell’ambiente civile. Tra le macro – aree nelle quali la Marina è impegnata – ha affermato Aniello Cuciniello, Capitano di Vascello della Marina Militare, alla tutela dell’ambiente è uno dei principali settori nei quali la Marina investe sia risorse economiche che risorse umane.
La Marina partecipa, in concorso con altri Ministeri, al recupero di aree e alla tutela dell’ambiente marino del monitoraggio dell’inquinamento da microplastiche. Nel tessuto sociale di Napoli, la Marina ha avviato una serie di accordi con le istituzioni locali per volgere queste attività di recupero del patrimonio attraverso anche ragazzi a devianza minorile che vengono reinseriti in società mediante progetti di tutela e valorizzazione ambientale”.
“Abbiamo fornito supporto sanitario – ha affermato Mariano Barbi, Capitano del Corpo Militare dell’Ordine di Malta – schierando mezzi di terra e a mare. Abbiamo messo in campo un’azione capillare di concerto con gli altri attori presenti. Siamo un Corpo dell’Esercito ed interveniamo con il supporto sanitario come è accaduto in occasione della campagna vaccini quando abbiamo risposto alle richiese che arrivavano dal comando operativo dei vertici interforze e dalle Asl”.
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