Spalletti (Foto: @sscnapoli su Twitter)
Piedi per terra. Questo è il messaggio che Luciano Spalletti lancia alla vigilia della gara tra il suo Napoli e il Bologna di Thiago Motta, sfida in programma domani alle ore 18 allo stadio Maradona.
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Si torna in campo per la prima volta dopo il 4-2 all’Ajax e la qualificazione aritmetica agli ottavi di Champions: “Riavere lo stadio pieno, il Maradona in festa, era quello che sognavamo dall’inizio – spiega Spalletti -. Fa piacere perché il nostro lavoro è dare gioia, ma finisce lì dopo la partita perché diventa un carico e le aspettative crescono di più. Da una parte ti rende felice, dall’altra sai che dopo devi aggiungere qualcosa”.
“Si può giocare meglio di così? Sì, qualcosa abbiamo sbagliato anche in questa gara – insiste -. Se guardiamo in campionato sono tutte lì, a pochi punti. La classifica ci tiene con i piedi per terra e ci dice che c’è sempre qualcosa da migliorare. Non sappiamo dove si può arrivare, noi puntiamo a vincere e poi capiremo. La qualità più importante di questo Napoli è contagiarsi della forza dei compagni, ho visto robe bellissime nell’ultima partita. Tutti vogliono dare di più per il compagno e quello dopo vuole fare lo stesso”.
Il tecnico di Certaldo prova a spiegare le insidie della partita di domani contro il Bologna: “Ogni gara è un viaggio verso l’ignoto, la bravura sta nel renderlo prevedibile riportando la palla in cima al campo. Se non lo fai ogni volta si annulla tutto, il calcio è così. Mi sembra che la squadra però sia viva nello stare in cima il più possibile. Loro hanno una grande rosa, sarà una partita che avrà le sue complicazioni. La passione dei napoletani ci impone di rifare le stesse cose fatte finora, oggi c’è stato un bellissimo allenamento. Le gambe stanno bene e hanno recuperato”.
Qualche indicazione, infine, sui singoli: “Nel periodo di assenza di Osimhen è stato importante avere due come Raspadori e Simeone, ora si valuterà di volta in volta tenendo conto della forza dei calciatori. Kim in difficoltà a destra? In realtà lui mi disse che era abituato lì, il sinistro non è il suo piede. Ha avuto una palla persa su cui è stato bravo Meret, ma quando gli ho detto che avrebbe giocato a destra era contento. Poi abbiamo quattro centrali forti, Ostigard giocherà: è bravissimo di testa ma Juan Jesus era più adatto per l’Ajax. Ndombele giocherà al posto di Anguissa“.
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