Azienda edile riconducibile al clan Mallardo sequestrata dalla Dia: 7 familiari del defunto capoclan indagati. Riscuotevano anche un affitto mensile da 5mila euro dal prestanome.
Nella mattinata odierna, la Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha eseguito il sequestro preventivo del capitale sociale e dell’intero compendio aziendale di una ditta edile di Giugliano in Campania disposto, con decreto emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.
Il citato provvedimento è stato notificato a sette persone indagate per il reato di fittizia intestazione di beni aggravata dal metodo mafioso in quanto l’azienda, formalmente intestata ad un soggetto incensurato, era di fatto nella disponibilità di uno dei capi del clan Mallardo, operante in Giugliano in Campania e comuni limitrofi, confederato con i clan Contini e Licciardi nella cd “Alleanza di Secondigliano”.
A seguito della morte del capo clan, la titolarità di fatto dell’azienda veniva acquisita dai suoi eredi i quali ne percepivano anche i profitti, motivo per il quale sono indagati.
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Nel corso delle attività investigative è emerso che, per uno dei locali commerciali di proprietà dell’azienda oggi sottoposta a sequestro, gli eredi del defunto capo clan riscuotevano il canone di affitto di 5000 euro mensili.Il valore del compendio aziendale sottoposto a sequestro è stimato in oltre un milione di euro.
Articolo pubblicato il giorno 6 Ottobre 2022 - 11:21