Altri 8 cellulari sono stati rinvenuti nel carcere di Secondigliano nelle celle di boss di camorra e detenuti comuni
E’ di ieri mattina la notizia che nel penitenziario di Napoli Secondigliano durante un’operazione di polizia volta al contrasto all’introduzione, alla detenzione, al traffico di sostanze e oggetti non consentiti, sono stati rinvenuti nelle stanze di pernottamento dei detenuti di una sezione del reparto alta sicurezza numero 8 dispositivi cellulari che hanno visto escludere dalle attività in comune 5 detenuti del reparto, appartenenti a varie organizzazioni criminali.
Ne dà notizia Luigi D’Ambrosio, segretario Metropolitano della Fns Cisl. “Il tutto organizzato egregiamente dalla direzione e dal comando del centro penitenziario, con l’ausilio del poco personale disponibile è un’operazione che dimostra tutta la competenza ed alta professionalità della polizia penitenziaria”, ha spiegato D’Ambrosio.
Che poi ha aggiunto: “Purtroppo questo fa poco notizia, non ha odience, lo ha più quando il giornalista di turno crede di aver fatto la scoperta dell’acqua calda chiamando una direzione condicendo che qualche detenuto possiede un dispositivo atto a comunicare con l’esterno e magari si serve dello stesso per commettere reati di stalking o altro.
Un vero plauso a quanti hanno partecipato all’operazione e all’intelligence della polizia penitenziaria che non si ferma mai portando a casa questi ottimi risultati”.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2022 - 14:55