Viaggiatori stranieri ed italiani hanno già prenotato in migliaia di strutture ricettive Napoli, Isole, Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana tra le più gettonate, per la ricerca di un ‘esperienza turistica variegata, inseguendo il meteo favorevole e per visite culturali e degustazioni ma anche enogastronomiche con buoni trend per il turismo naturalistico e sportivo.
E’un viaggiatore perlopiù europeo, che viene in Campania, favorito anche dalle rotte aeree e treni convenienti e da una variegata offerta ricettiva tra migliaia di bed and breakfast, affittacamere, case vacanze e locazioni, agriturismi e piccoli alberghi- lo comunica l’Otei l’Osservatorio Turistico Extralberghiero dell’Abbac che ha lanciato nei giorni scorsi un sondaggio verso oltre 500 operatori del turismo ricettivo in Campania e che hanno confermato l’alto trend di prenotazioni, ben oltre l’80% di occupazione camere durante il ponte.
“Buoni riscontri anche le città di provincia con Salerno, Avellino, Caserta e Benevento in cui si registrano molti ritorni di italiani all’estero e del nord Italia. Ma è ancora alto il flusso di viaggiatori stranieri, perlopiù europei e di anche oltreoceano che cercano la Campania nelle loro esperienze di viaggio. E con la ripresa 2022 non mancano anche nuovi tassi di abusivismo e speculazioni con annunci online di strutture ricettive spesso prive di qualsiasi autorizzazione.
L’auspicio è che il Governo faccia presto per accelerare l’iter per il codice unico nazionale e che le polizie locali si dotino di strumenti adeguati per frenare una concorrenza sleale e dannosa, mentre sembra ormai chiara la stretta del fisco, con l’attuazione della direttiva europea che impone ai portali internazionali di prenotazione di trasferire i dati fiscali dei gestori degli annunci”, si legge in una nota.
“E’ fondamentale qualificare l’offerta ricettiva e la proposta delle nostre città come Napoli, meta low cost e che rischia di ritrovarsi tra le ultime città che hanno subito in Italia i fenomeni di overtourism -spiega l’Abbac – Occorre lavorare per migliore la qualità dell’offerta, già alta nelle località turistiche mature, e lavorare ad un equilibrio, garantendo altresi sicurezza, decoro e servizi come una spinta mobilità, sfide che mettono a dura prova i nostri territori che non riescono a reggere carichi cosi concentrati di visitatori.
Auspichiamo che il test di novembre in vista delle festività natalizie che gli analisti considerano all’insegna dell’austerità, consegnandoci all’incertezza, con l’inflazione e rincari energetici in aumento come i recenti tassi di interesse Bce che potrebbero avere ripercussioni sul turismo nel 2023″
Articolo pubblicato il giorno 29 Ottobre 2022 - 08:37