Nuovo appuntamento di Sicut Sagittae col Coro Mysterium Vocis. Il concerto presenta un singolare excursus musicale sulla Liturgia della Settimana Santa
Sabato 22 ottobre alla Domus Ars, h. 20.00, con il concerto Musiche per la Settimana Santa a Napoli- tra la fine del XVII e gli inizi del XIX secolo – presentato dal Coro Mysterium Vocis diretto da Rosario Totaro, quarto appuntamento per Sicut Sagittae, il festival di Musica Barocca diretto da Antonio Florio in residenza alla Domus Ars, coproduttrice con l’associazione Il Canto di Virgilio della rassegna insieme all’associazione Cappella Neapolitana.
Il Coro, di cui quest’anno ricorre il Trentennale, collabora con Antonio Florio fin dall’anno della sua costituzione, 1992, sotto la Direzione di Rosario Totaro.
Trent’anni segnati da un’intensa attività concertistica, proponendo partiture desuete appartenenti alla tradizione musicale napoletana del Seicento e Settecento, promuovendo particolarmente la diffusione del repertorio sacro dei compositori Pietrantonio Gallo, Pasquale Cafaro e Nicola Sala. Il Coro affianca ai lavori con Florio produzioni autonome di concerti e dischi, nel pieno rigore di un recupero filologico delle partiture.
Il concerto presenta un singolare excursus musicale sulla Liturgia della Settimana Santa con tre compositori di scuola napoletana appartenenti a periodi storici differenti e che coprono l’arco tra la fine del Seicento con l’introito pasquale (il canto d’esordio della domenica della Resurrezione) di Antonio Nola, musicista quasi del tutto dimenticato, all’Ottocento con Gabriele Prota, passando per il Settecento con due composizioni di Pietrantonio Gallo, attivo per gran parte del ‘700 presso il Conservatorio napoletano di S. Maria di Loreto come continuatore dell’opera di Giovanni Veneziano e Francesco Durante.
Due le prime esecuzioni in tempi moderni: Lamentazioni del giovedì Santo di Gallo e le Litanie di Prota.
Ma il concerto offre anche un suggestivo legame con il luogo che ospita la Domus Ars, il centro di Arte Musica e Cultura, la chiesa di San Francesco delle Monache. Edificata su volere del monarca Roberto D’Angiò e sua moglie Sancha di Maiorca nel 1325, per ospitare le clarisse della vicina Santa Chiara ancora in costruzione. Le Litanie di Gabriele Prota, in programma, furono scritte per voci femminili a uso del Collegio delle Donzelle, ospitate agli inizi dell’800 nell’annesso Monastero della Chiesa, il cui coro era diretto da Rosalie Laurent, moglie di Prota. Collegio che albergava nel Monastero della Chiesa di San Francesco delle Monache, ora palazzo Mazziotti che ingloba la chiesa.
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