Napoli, una monografia dedicata a Barbara Strozzi alla Domus Ars.
Tra le cantanti più straordinarie del primo Seicento. Scandalosa nella sua libertà artistica nella Venezia delle Accademie letterarie. Sul palco il soprano Angela Luglio accompagnata dall’arciliuto di Ugo Di Giovanni
Martedì 4 ottobre alle 20.00 con il concerto L’Eraclito Amoroso – Cantate, secondo appuntamento per Sicut Sagittae, il festival di Musica Barocca diretto da Antonio Florio in residenza alla Domus Ars. Prodotto dal Il Canto di Virgilio, in collaborazione con l’Associazione Cappella Neapolitana– Antonio Florio. Sul palco il soprano Angela Luglio, accompagnata dall’arciliuto di Ugo Di Giovanni.
Una monografia dedicata a una tra le cantanti più straordinarie del primo Seicento, Barbara Strozzi. Scandalosa nella sua libertà artistica nella Venezia delle Accademie letterarie. Delle sue composizioni sono sopravvissuti sette libri, pubblicati tra il 1644 e il 1664. Si tratta di raccolte di Madrigali, Arie, Ariette, Duetti, Cantate profane e un solo libro di composizioni sacre, i “Sacri musicali affetti”, del ’55.
Mise in musica non solo testi di poeti come il napoletano Giambattista Marino, liriche del padre Giulio Strozzi e di altri accademici veneziani, ma anche testi composti da lei stessa, attraverso i quali traspare a volte l’intento di sfidare i luoghi comuni sul genere femminile ancora presenti in una Venezia in cui però, più che in ogni altra città della Penisola, si respirava ormai un’aria di laicità e di modernità.
Martedì 4 ottobre h.20.00 – Domus Ars
Via Santa Chiara, 10
L’Eraclito Amoroso – Cantate
Barbara Strozzi (1619 – 1677)
Angela Luglio, soprano
Ugo Di Giovanni, arciliuto
Info: infoeventi@domusars.it tel. 08134255603 | info@cappellaneapolitana.it
La sua formazione musicale e letteraria fu incoraggiata e curata dal padre Giulio che le fece frequentare gli ambienti più prestigiosi della Venezia culturale di quei tempi e la indirizzò alla scuola di Francesco Cavalli. Negli anni successivi non solo la sua fama come cantante, ma anche la sua attività come compositrice crebbe così tanto che fu considerata la più prolifica fra tutti i compositori di musica profana nella Venezia di metà ‘600.
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