Ha fatto ritorno a casa il piccolo di sette anni investito da un monopattino nei pressi di palazzo San Giacomo a Napoli.
E’ stato dimesso dall’ospedale Santobono con una gamba ingessata, ematomi su tutto il corpo, lussazioni multiple e una spalla lussata. Al momento è sulla sedia a rotelle ma con la fisioterapia potrà pian piano riprendere a camminare.
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Nonostante tutto la mamma si dice molto felice di aver riportato il figlioletto a casa vivo. Aveva temuto il peggio. Lo riporta il quotidiano Il Mattino che ha anche parlato con la donna: “Lo avevo accanto per mano in un’area pedonale e in un attimo prima ho sentito una forte botta, poi le urla della gente e Luigi a terra, immobile, sbalzato a diversi metri da me”.
Il piccolo è stato trasportato tempestivamente all’ospedale Santobono dove i medici hanno subito chiarito che la situazione in cui versava non era affatto da sottovalutare. Il bimbo dopo l’impatto aveva sbattuto con violenza la testa a terra restando per qualche minuto privo di sensi. Il trauma cranico è stato severo.
L’investitore, un ragazzo che guidava il monopattino a velocità sostenuta, dopo l’impatto si è dato alla fuga. Il mezzo è stato trovato poco più avanti, lungo la strada che da piazza Municipio porta nei pressi dei Quartieri spagnoli.
I primi a denunciare l’accaduto alla polizia sono stati proprio i medici del Santobono.
Poi la decisione della famiglia di rivolgersi a uno studio legale nell’attesa delle indagini con la speranza che chi era alla guida di quel monopattino venga identificato quanto prima: “Abbiamo denunciato il Comune di Napoli che consente l’uso dei monopattini in maniera indiscriminata, senza aver mai fissato alcuna regola: – spiega l’avvocato Angelo Pisani – i pedoni ormai devono camminare guardando a terra, per evitare di finire in una buca e rompersi le ossa, e pure di lato sperando di proteggersi da questi nuovi mezzi di trasporto che sfrecciano in barba a ogni normativa”.
Una seconda denuncia è partita anche all’indirizzo di Helbiz, l’azienda che gestisce la flotta in tutta Italia: “Hanno una responsabilità oggettiva – aggiunge l’avvocato Pisani – al di là delle violazioni commesse dal pirata di turno. Si è sfiorata l’ennesima tragedia, quel bambino ha rischiato di morire e ora dovrà essere risarcito dei danni personali e patrimoniali che ha subito. Senza contare che né dal Comune e né da Helbiz è arrivata una sola parola di solidarietà”.
“Ci rivolgiamo ancora una volta alle istituzioni affinché regolarizzino l’uso di questi mezzi di trasporto. Non sarà sufficiente imporre solo l’uso del casco a chi guida: servono serie misure di sicurezza a difesa della collettività. A cominciare dall’assicurazione che dovrà essere obbligatoria per tutti”.
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Intanto, le indagini per identificare chi ha investito il bambino, proseguono: “I carabinieri stanno vagliando le immagini registrate dalle telecamere di zona. – conclude Pisani – Quel ragazzo, purtroppo, sembra essere svanito nel nulla”.
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